Ambiente: firmata Carta di Courmayeur per gli Eventi Sportivi Sostenibili
Sarà il Tor il primo evento sportivo durante il quale verrà data attuazione alle disposizioni contenute nel documento
Ambiente: firmata Carta di Courmayeur per gli Eventi Sportivi Sostenibili.
Il presidente della Regione Antonio Fosson, l’assessore all’Ambiente Albert Chatrian e il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi hanno sottoscritto oggi, sabato 7 settembre a Courmayeur, la Carta di Courmayeur per gli Eventi Sportivi Sostenibili, in presenza di un rappresentante del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare.
Il documento è stato firmato anche dagli organizzatori delle quattro competizioni aderenti all’iniziativa (Ultramirage (Tunisia), Sila3vette (Calabria), KeepCleanAndRun e Tor des Géants).
La Carta farà il suo esordio con il Tor
Sarà proprio il Tor il primo evento sportivo durante il quale verrà data attuazione alle disposizioni della Carta, firmata anche dai rappresentanti del Consorzio Nazionale Ricrea, il Consorzio Nazionale Corepla, l’Associazione Nazionale Bioplastiche, Eurosintex, Greentire, Consorzio Nazionale CiAl e Montura (Store Roma), che concorreranno alla promozione di questa dichiarazione di intenti e di azioni volte a una organizzazione green degli eventi sportivi.
Fosson: «Siamo attenti alle tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente»
«Con la sottoscrizione di questa Carta – spiega Fosson – vogliamo ancora una volta sottolineare l’attenzione che l’Amministrazione regionale volge alle tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente. Rendere ecologicamente sostenibili eventi che portano le persone a diretto contatto con elementi naturali, come le manifestazioni sportive, specialmente quelle outdoor, significa promuovere una cultura sportiva basata sui concetti di sostenibilità e di circolarità nell’impiego delle risorse naturali, capaci di generare impatti positivi sui territori coinvolti e, nel caso degli organizzatori di eventi, tenere conto di questi principi in fase di programmazione, pianificazione e gestione degli eventi sportivi stessi.
Albert Chatrian aggiunge: «Il documento nasce da un percorso iniziato già da tempo in Valle d’Aosta, nello spazio di cooperazione Espace Mont-Blanc. Non è un caso che oggi ci ritroviamo qui, a Courmayeur, a riflettere sui possibili effetti che si possono sviluppare sulle montagne dove, oltre ai concorrenti, vi è un forte dispiegamento di persone tra addetti alla sicurezza, organizzatori, tifosi e altri ancora. E anche se queste manifestazioni avvengono in un arco temporale breve, occorre evitare che possano generare ricadute negative sulle comunità locali e sugli ecosistemi. Credo che questa Carta possa tracciare alcune linee di buon senso che potranno concorrere a formare una sana cultura ambientalista. L’auspicio è che dalle pagine della Carta di Courmayeur e da questo straordinario evento che è il Tor des Géants possano emergere maggiore sensibilità e più rigore per un futuro sostenibile per le nostre montagne».
Soddisfatto il primo cittadino di Courmayeur, Miserocchi. «A nome dell’Amministrazione comunale – dice – esprimo grande soddisfazione per il fatto che Courmayeur si faccia promotrice di quest’azione che si pone l’obiettivo, tra gli altri, di lanciare un importante messaggio passando contenuti valoriali legati allo sport, al territorio e all’ambiente, puntando sempre più sull’utilizzo corretto delle risorse e di materiali rinnovabili. La volontà di definire una serie di principi e strategie di sostenibilità per la pianificazione, l’organizzazione e la gestione di queste manifestazioni sportive è dettata dal senso di responsabilità ambientale e sociale delle realtà firmatarie che, operando in questo campo, riconoscono come la natura di questo tipo di manifestazioni possa generare impatti anche significativi sull’ambiente, in particolar modo quando il contesto di inserimento è rappresentato da aree particolarmente vulnerabili e sensibili come quelle montane. L’Amministrazione comunale crede molto in quest’indirizzo che si inserisce in altre azioni similari di attenzione e sensibilizzazione ai temi del cambiamento climatico».
La Carta
La Carta impegna i firmatari a diffonderne i contenuti in ogni occasione possibile coerente con i principi enunciati, adottare una definizione chiara, comune e ufficiale di eventi sportivi sostenibili, garantire che venga avviato un processo partecipato con le comunità locali che ospitano gli eventi per identificare le principali criticità degli impatti ambientali connesse alle manifestazioni sportive, le possibili soluzioni preventive e di mitigazione e i relativi ambiti di intervento.
Riguardo agli eventi in montagna, il documento invita «a considerare la vulnerabilità del territorio alpino e montano rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici e verificare che vengano elaborate specifiche strategie, politiche e misure di mitigazione e adattamento, a coadiuvare gli organizzatori nel definire un quadro di riferimento adeguato che includa aspetti di natura regolamentare, incentivi e facilitazioni, affinché vengano evitati modelli di consumo non sostenibili, e a mettere in campo specifiche campagne di sensibilizzazione che promuovano la carta, rivolte ai cittadini, agli atleti, ai tifosi, ai volontari, agli organizzatori, allo scopo di aumentare il grado di consapevolezza sugli impatti diretti e indiretti degli eventi sportivi sull’ambiente».
La Carta di Courmayeur, infine, promuove il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio valdostano al raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità degli eventi sportivi, così come l’introduzione o il rafforzamento dei programmi di educazione allo sviluppo sostenibile, anche attraverso lo sport, nelle scuole.