Cogne Acciai Speciali: occhio all’ambiente tra aspiratore, bilancio sociale e insonorizzazione
Avviato l'impianto di aspirazione del convertitore AOD, costato 5 milioni di euro. La presentazione è stata anche l'occasione per presentare il bilancio sociale e l'installazione di un sistema di insonorizzazione da 3.5 milioni.
Impianto di aspirazione operativo, bilancio sociale diramato e nuovo investimento per l’impatto acustico. Prova innestare le marce alte in materia di ambiente la Cogne Acciai Speciali, che ha presentato tutti questi aspetti nel corso di una conferenza stampa.
Impianto aspirazione
E’ operativo da questa settimana, con l’ultimazione della fase di collaudo, il nuovo impianto di aspirazione del convertitore AOD, voluto dalla Cogne Acciai Speciali nell’ambito del proprio impegno per la tutela dell’ambiente e che ha portato all’aumento di circa il 30% della capacità di aspirazione.
La nuova cappa, con una superficie di 500 metri quadrati, è in grado di trattenere i gas al suo interno più a lungo rispetto a prima. In questo modo, i gas possono essere completamente aspirati e quindi convogliati e abbattuti.
Risultati soddisfacenti
«Siamo molto soddisfatti dei primi risultati raggiunti – spiega la responsabile ambiente della CAS, Claudia Sacchetto -. Le previsioni del modello di simulazione sono state tutte confermate».
«Si è trattato di un’opera articolata e impegnativa» spiega Matteo Diani, direttore Impianti e Manutenzione della Cogne Acciai Speciali, che ha guidato la visita all’impianto».
A testimoniarlo sono i numeri. «Il progetto ha visto la Cogne Acciai Speciali investire 5 milioni, impegnare 150 persone interne ed esterne in un arco temporale di 230 giorni, per riuscire a posizionare 60 tonnellate di struttura a 15 metri di altezza, coprendo una superficie equivalente a 2,5 campi da tennis (l’impianto precedente era di 123 metri quadri)».
Nessun ferito
Il risultato è soddisfacente. «Senza dubbio – continua Diani -, oltre al risultato tecnico, però, c’è soddisfazione per l’assenza di infortuni in un cantiere molto complesso, grazie al lavoro di prevenzione, alla formazione e all’attenzione che tutti gli operatori hanno posto riguardo alla salute e alla sicurezza».
Il sistema secondario di aspirazione era già stato avviato con la ripresa dell’attività produttiva il 19 agosto, dopo cinque settimane di fermo della sola acciaieria per permetterne l’installazione.
«L’attività della CAS, però, non si è fermata nelle settimane precedenti – spiega ancora -. Nei mesi precedenti alla ferma si è provveduto a un aumento della produzione, in modo da poter continuare operativamente».
Le altre iniziative
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per la CAS di presentare l’installazione in acciaieria di una cabina fonoassorbente (dog house, investimento da 3,5 milioni) con lo scopo di contenere l’impatto acustico del forno UHP.
Inoltre, è stato presentato il bilancio sociale certificato, disponibile anche su sito dell’azienda.
Maggiori dettagli lunedì su Gazzetta Matin in edicola lunedì 9 settembre.
(simonetta padalino)