Courmayeur, bocciata l’interrogazione di Sottile, scatta la polemica
Il sindaco non ammette all'ordine del giorno l'iniziativa di Sottile sugli interventi delle ex assessore Roberta D'Amico e Raffaella Sarteur; il consigliere sbotta
Courmayeur, bocciata l’interrogazione del consigliere Massimo Sottile.
Deve ancora riunirsi, ma la tensione è già alle stelle attorno al Consiglio comunale convocato per lunedì 26 agosto alle 14.30.
I temi del prossimo Consiglio
È stato pubblicato oggi all’albo pretorio l’ordine del giorno suppletivo che ha inserito due interpellanze di Sottile e André Savoye (sulla situazione dell’ufficio tecnico gestionale e le zone di carico/scarico merci di via Puchoz), due mozioni di Sottile e Roberta D’Amico (sull’istituzione del presidente del Consiglio e l’orario dell’ufficio anagrafe) e l’interrogazione di Fabrizia Derriard sulla gestione di viabilità e accessi alla Val Ferret.
Le iniziative si vanno ad aggiungere alla richiesta di modifica del regolamento del Consiglio comunale, con la previsione -tra le altre cose- della votazione segreta e del question time, l’interpellanza e la mozione sulla governance e sul Consiglio monotematico su Csc e l’interrogazione sulla manutenzione della sede della polizia locale già depositate da tempo da Alberto Vaglio.
Il sindaco boccia l’interrogazione
Non è invece stata ammessa l’interrogazione del consigliere Massimo Sottile con dieci domande puntuali sulle gravi affermazioni emerse durante le relazioni delle assessore dimissionarie, Roberta D’Amico e Raffaella Sarteur, nella seduta fiume del 26 luglio.
Secondo il sindaco, Stefano Miserocchi, il documento non sarebbe «rispondente alla definizione di interrogazione».
«Nel caso in questione – scrive il sindaco al consigliere Sottile -, si specifica che l’istanza presentata, oltre ad affrontare diverse tematiche non omogenee tra loro, non individua in modo certo né un singolo fatto od intervento né un provvedimento specifico e pertanto la stessa non può essere inserita all’ordine del giorno nell’attuale formulazione. Si richiede cortesemente per il futuro di voler meglio definire il singolo oggetto delle interrogazioni eventualmente presentate».
La replica del consigliere Sottile
Non si fa attendere la secca replica del consigliere Massimo Sottile.
«Magari ha ragione il sindaco a non accogliere l’interrogazione, perché immagino quanto deve essere difficile giustificare ai cittadini bugie e incoerenze e quanto sia complicato essere messo all’angolo dai singoli consiglieri che hanno messo lo scotch a un’amministrazione già defunta sul voto del bilancio consuntivo e hanno ipotecato la sua poltrona al loro singolo voto».
«Un sindaco sotto scacco per un singolo voto, come accaduto sul rendiconto 2018, in un sistema maggioritario con premio di maggioranza è un sindaco che si deve dimettere… Ma siamo abituati alla pochezza istituzionale di questi irresponsabili turisti del Consiglio comunale. La mia interpellanza non accolta era volta ad approfondire questioni emerse durante la seduta di fine luglio, a partire da dichiarazioni rese in aula dagli ex assessori».
Il consigliere conclude con un’ultima stilettata: «La motivazione ricevuta via mail praticamente dice che la Giunta ha deciso che non era un’interrogazione … la giunta … non il segretario … Ora capisco quando la Sarteur parlava di “problemi sul ruolo del segretario”. In effetti prima avevamo un segretario che forniva pareri di legittimità. Adesso sono gli amministratori che dettano legge in barba alla separazione dei ruoli democratici tra politica e gestionale».
(e.d.)