Richiesta scarcerazione Sorbara: udienza fissata per il 21 agosto
L'atto impugnato è l'ennesimo diniego del gip alla concessione dei domiciliari
La nuova richiesta di scarcerazione per Marco Sorbara sarà dibattuta mercoledì 21 agosto davanti al Tribunale del Riesame di Torino.
Il pool di avvocati – Sandro Sorbara, Raffaele Della Valle e Donatella Rapetti – ha impugnato la decisione con cui il gip di Torino Silvia Salvadori aveva negato i domiciliari al politico valdostano indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
I primi di agosto, i legali del consigliere regionale (sospeso) finito in carcere a gennaio a seguito dell’operazione Geenna, avevano depositato l’Appello.
«Abbiamo chiesto la fissazione dell’udienza in via d’urgenza», aveva spiegato l’avvocato Sandro Sorbara (fratello e difensore dell’ex assessore comunale di Aosta).
In base a quanto riferito da Sandro Sorbara, nelle carte i legali hanno evidenziato «un contrasto tra le decisioni» del pm Stefano Castellani e del gip del Tribunale di Torino. Il pm della DDA, infatti, aveva espresso un parere favorevole alla scarcerazione di Sorbara, ma il gip – secondo gli avvocati – «non ha preso in considerazione il parere del pm».
Sandro Sorbara aggiunge: «Il gip ha la funzione di vagliare la richiesta del pubblico ministero, ma secondo noi ha assunto una posizione “non di garanzia”. La legge dice che per applicare una misura sono necessarie le esigenze cautelari; qui però non ci sono. Lo ha detto anche chi ha fatto le indagini (il pm della DDA di Torino ndr) chesono venute meno le esigenze cautelari».
Per i difensori, dunque, non sussistono il rischio di inquinamento delle prove, il pericolodi fuga e quello di reiterazione del reato. «Secondo noi le indagini relative alla posizione di mio fratello sono chiuse. Altrimenti il pm non avrebbe dato un parere positivo alla scarcerazione», continua l’avvocato del foro di Aosta. Inoltre, sempre secondo i legali, non vi sarebbe nessun legame tra il nome di Sorbara (Marco) e l’operazione, condotta dalla DDA di Reggio Calabria, “Altanum” che qualche settimana fa ha portato a tre nuovi arresti per mafia in Valle. L’avvocato Sandro Sorbara ricorda anche come «nell’interrogatorio Marco si è dichiaratoinnocente e ha contestato ogni punto dell’accusa. Penso che abbia chiarito, le indagini sono state fatte, quindi i domiciliarisono il minimo che si possa chiedere». Nelle carte depositate per l’Appello poi, i difensori ripercorrono passo passo l’impianto accusatorio«chiarendo tutti i punti in contestazione».
(f.d.)