La Thuile, dieci curdi stipati in un furgone: passeur in fuga
La "staffetta" è stata arrestata dalla Polizia
Nottata impegnativa a La Thuile per una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di retrovalico presso l’Ufficio di Frontiera del Monte Bianco. Gli agenti hanno trovato all’interno di un furgone Renault Trafic (targa francese) dieci curdi che risultavano «provati dalle condizioni inumane del viaggio nel vano di carico». Il conducente del mezzo, dopo aver perso il controllo del mezzo, si è dato alla fuga. Un iracheno, regolare in Italia, è stato arrestato in quanto ritenuto complice e “staffetta”.
I fatti
Intorno all’1 di notte, la Polizia notava lungo la SS26 una Renault Scenic con targa francese in transito in direzione Francia. A poca distanza, transitava un furgone, il cui conducente, notando la presenza di un veicolo della Polizia, accelerava fino a perdere il controllo del mezzo e urtare il terrapieno sul lato destro della carreggiata in prossimità di un tornante.
Immediatamente dopo l’urto, l’autista saltava giù dal mezzo, ormai inutilizzabile, dandosi a precipitosa fuga nel buio sul versante della montagna, facendo perdere le proprie tracce. Subito attivate le ricerche che, considerate le condizioni di tempo (orario notturno con illuminazione assente) e luogo (territorio alpino impervio), dopo oltre un’ora venivano interrotte.
All’interno del furgone venivano trovati, stipati nel vano di carico, adibito al trasporto merci privo di aerazione e di luce, dieci cittadini di etnia curda, tra cui due donne e un nucleo familiare con tre minori. Il personale operante ravvisava, in questa situazione, i tratti distintivi del modus operandi del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina mediante l’utilizzo di una prima autovettura con funzioni di staffetta e un secondo veicolo destinato al trasporto di clandestini.
Una seconda pattuglia della Polizia di Frontiera notava a circa 400 metri a monte dell’incidente, la presenza della Renault Scenic, che nel frattempo sostava all’interno di una piazzola isolata. Il conducente della stessa veniva identificato come cittadino iracheno K.M.A.M. 27 anni, regolare in Italia avendo ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari; l’uomo è stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Le condizioni inumane
I passeggeri all’interno del furgone, erano «provati dalle condizioni inumane del viaggio nel vano di carico», riferiscono dalla Questura di Aosta. Gli stessi venivano accompagnati per l’identificazione presso gli uffici della Sottosezione Polizia di Frontiera Traforo Monte Bianco, dove comunque venivano visitati da personale medico e rifocillati con generi di conforto da parte della Protezione Civile regionale.
L’arrestato veniva sottoposto a rilievi fotodattiloscopici presso il posto di fotosegnalamento della Sottosezione Polizia di Frontiera Traforo Monte Bianco con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante delle condizioni inumane di trasporto che avevano messo a rischio l’incolumità delle persone trasportate.
Un minore che risultava non accompagnato, sentiti i competenti servizi regionali, veniva affidato a una specifica struttura regionale.
Terminati gli atti di rito, l’arrestato veniva portato presso la casa circondariale di Brissogne così come disposto dal pm di turno.
(f.d.)