Courmayeur, Sarteur ha deciso: resto in Esprit
L'ex assessora ha sciolto le riserve e ribadisce «è mio dovere restarvi fino alla fine del nostro mandato»
L’ex assessora Raffaella Sarteur scioglie le riserve: resta in Esprit Courmayeur.
Lo comunica il gruppo di maggioranza con una nota diffusa poco fa.
«Mi ero riservata qualche giorno per riflettere a mente fredda su quella che innegabilmente è stata una brutta pagina della politica di Courmayeur: il Consiglio comunale del 26 luglio 2019».
Sarteur fa riferimento alla seduta fiume, durata 9 ore, segnata da pesanti accuse da parte degli “ex”.
L’annuncio dell’ex assessora
«Questo breve lasso di tempo mi ha permesso innanzitutto di valutare quelli che sono, a mio avviso,gli errori commessi, in primo luogo i miei, che hanno contribuito a scrivere questa pagina – scrive Raffaella Sarteur -. Mi ha permesso, inoltre, di confrontarmi apertamente e serenamente con il sindaco, con i miei colleghi e con i molti cittadini che ho incontrato e ai qua li ho chiesto un’ opinione».
«Credo fermamente che un amministratore sia innanzitutto il portavoce della popolazione e pertanto sia fondamentale conoscerne le opinioni. Ringrazio tutti coloro che hanno generosamente messo a disposizione il loro tempo, la loro anima e la loro coscienza per sostenermi e aiutarmi in un momento così delicato, non certo per il mio bene ma per il bene di tutti».
«Ed è proprio questo il motivo che oggi mi fa coscientemente e responsabilmente ribadire che,essendo stata io eletta nel le fila di Esprit Courmayeur, non c’è altro luogo in cui io possa o voglia essere e che è mio preciso dovere restarvi fino alla fine del nostro mandato. Il mio cammino come Consigliere di maggioranza di Esprit Courmayeur prosegue, mettendo a servizio della comunità e a beneficio di essa tutte le mie capacità, con il preciso impegno di svolgere e interpretare nel migliore dei modi tale ruolo».
Sarteur prosegue rivolgendosi a quanti iniziavano a fare i conti sui numeri, apparentemente sempre più risicati su cui il sindaco Miserocchi poteva fare affidamento.
«A chi ha invocato le dimissioni del sindaco, a chi ha sollecitato, direttamente o indirettamente, la presentazione di una mozione di sfiducia, a chi ha costruito o tentato di costruire una realtà basata su percezioni o supposizioni, non posso che rispondere che non è nella mia natura operare in questo modo. Pertanto, la questione non si pone né si è mai posta».
Esprit Courmayeur accoglie con grande soddisfazione la scelta fatta dalla consigliera«ringraziandola per quanto da da lei fatto in questi 20 mesi, e per il suo continuo lavoro di analisi e critica costruttiva all’interno del gruppo, sempre teso alla ricerca del modo migliore con cui raggiungere gli obbiettivi amministrativi e politici indicati nel nostro programma elettorale»
Il gruppo conclude annunciando che sindaco, vice sindaco e giunta «proseguiranno concretamente con il loro lavoro, fiduciosi , fiduciosi nei risultati ottenuti e in quelli che otterranno amministrando nel solco del nostro programma elettorale che, ricordiamo, si sviluppa in cinque anni di mandato e non solo in 20 mesi».
L’intervento in Consiglio di Raffaella Sarteur
Il rientro nelle fila dell’ex assessora non era così scontato visto il suo durissimo intervento nella seduta fiume del Consiglio comunale.
L’assessora dimissionaria, Raffaella Sarteur, aveva annunciato di doversi prendere del tempo perché «quella che era una certezza fino a 9 ore fa ora non lo è più» ha detto a proposito del suo rimanere in maggioranza.
L’intervento di Sarteur, arrivato alle 23, dopo che era stata bocciata la richiesta di anticipare i punti riguardanti le dimissioni di due assessori a inizio seduta, e dopo ore di stoccate, accuse, litigi e richiami all’ordine, è «l’ennesima bomba atomica lanciata su questo tavolo» ha sottolineato il consigliere di minoranza, Massimo Sottile. Sarteur «in imbarazzo e assolutamente basita» ha anticipato di volersi prendere qualche giorno per riflettere, «soprattutto dopo aver sentito di fatti così gravi accaduti in questi mesi», ha comunque letto il suo intervento da membro di Esprit dicendo che il suo sarebbe stato, eventualmente, «non un appoggio incondizionato al sindaco, ma un contributo propositivo al programma amministrativo». Sarteur non ha dubbi sulle «buone intenzioni, ma non sono sufficienti. Ritengo che la nuova giunta, adeguatamente moderata, sia la più consona al sindaco Miserocchi, cosa che è nelle sue più ampie facoltà. Di fatto costituisce l’atto finale di un percorso che ha portato ad archiviare definitivamente il risultato delle elezioni. Pensare che si possa fare a meno degli altri è sconsiderato. Ho sentito parlare spesso di confronto, io ho un’idea molto precisa del confronto e fino a oggi non c’è mai stato».
A stanare l’ex assessora per far emergere le reali motivazioni delle sue dimissioni ci hanno pensato Vaglio e Sottile. «Le mie dimissioni sono anche legate alla situazione dell’ufficio tecnico gestionale – risponde Sarteur -, nel quale vige una scarsa organizzazione, ma non solo». L’ex assessora fa riferimento alla verifica di maggioranza del luglio 2018 dalla quale era scaturito un documento rivolto al sindaco, nel quale Sarteur riportava 15 punti da affrontare (ruolo segretario, ufficio tecnico, serie di punti non avviati e nemmeno imbastiti), documento mai preso in considerazione. A fine gennaio lo ha portato a conoscenza della giunta e della maggioranza. «A quel punto mi è arrivata la proposta volta ad alleggerire il mio carico di lavoro che per coerenza non ho potuto accettare perché era esattamente il contrario di quanto Miserocchi aveva dichiarato 4 mesi prima all’intero gruppo. Mi è stato chiesto di proseguire fino all’approvazione del bilancio, cosa che ho fatto, dopodiché ho protocollato le mie dimissioni».
(erika david)