Sanità: dallo Stato 4,8 milioni per ridurre le liste di attesa
Somme fondamentali per definire progetti e interventi tecnologici
Per la riduzione delle liste di attesa la Valle d’Aosta riceverà 4,8 milioni di euro per il prossimo triennio. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità, Mauro Baccega, al termine di una riunione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome.
«Nella seduta è stato formulato il parere positivo allo schema di decreto del Ministero della Salute concernente il riparto dei fondi stanziati dallo Stato per la riduzione dei tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Lo schema di decreto è stato inoltre oggetto di intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e Provincie Autonome. I fondi statali a disposizione delle regioni pari a un totale di 400 milioni sono finalizzati all’implementazione e all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni».
La reazione
«La Regione potrà beneficiare di questa importante somma grazie a un fondamentale lavoro svolto nell’ambito dei tavoli tecnici preparatori dello schema di decreto; si è fortemente voluto e sostenuto l’inserimento di un nuovo criterio di riparto dei fondi tra le varie Regioni; questo definisce una quota fissa uguale per tutti, pari al 20% delle risorse; il restante 80% con l’applicazione della consueta quota di riparto del fondo sanitario basata sulla quota della popolazione pesata; per la Valle d’Aosta è pari allo 0,21 per cento.
In questo modo anziché avere diritto a soli 840 mila euro (lo 0,21 per cento di 400 milioni), la Valle d’Aosta potrà contare su 4 milioni 895 mila 856 euro; somme fondamentali per definire progetti e interventi tecnologici necessari alla riduzione dei tempi di attesa; sulla base di obiettivi e indicatori di risultato definiti dal decreto stesso; coerentemente con gli obiettivi del Piano regionale di riduzione dei tempi di attesa approvato nel mese di aprile dalla Giunta regionale».