Frana di Quincinetto: due anni di lavori per la messa in sicurezza
Frana di Quincinetto chiesto lo stato di emergenza per permettere la partenza dei lavori di messa in stato di sicurezza. I lavori dureranno circa due anni. La richiesta è stata inviata al Prefetto di Torino l’11 luglio; il via è atteso a giorni.
«L’accelerazione è stata possibile grazie al contributo di tutti gli enti; la dichiarazione dello stato di emergenza è il primo importante elemento dell’attuazione dell’accordo di programma sottoscritto nei giorni scorsi tra le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta», sottolinea l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi all’indomani della chiusura della A5 Torino-Aosta nel tratto tra Pont-Saint-Martin e Ivrea a causa di un nuovo spostamento della frana».
«Le Regioni sono ora impegnate a porre miglioramenti alla procedura operativa sperimentale all’origine del protocollo firmato il 4 luglio scorso», annuncia l’assessore ai Trasporti della Regione Valle d’Aosta, Luigi Bertschy.
La settimana scorsa i tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile hanno effettuato il primo sopralluogo e hanno completato il dossier della Regione Piemonte per illustrare la situazione. Il dossier è ora nelle mani del Ministero dei Trasporti, in attesa del riscontro del Prefetto di Torino, grazie al quale si potranno gestire le fasi del piano di emergenza.
« Operativamente è già iniziata la fase di pre-progettazione, che in due o tre mesi ci porterà a capire quali saranno le soluzioni tecniche migliori – ancora Gabusi -. Il piano di emergenza mette al primo posto la sicurezza degli utenti e con l’avvio dei lavori consentirà di evitare le chiusure a singhiozzo dell’autostrada ogni volta che scatta l’allarme, con evidenti disagi per gli automobilisti costretti a ore di coda e per gli abitanti dei paesi che vengono invasi dai mezzi usciti dall’autostrada. Confidiamo che gli adempimenti degli ultimi giorni. Siamo in colloquio costante con la Valle d’Aosta, con cui condividiamo totalmente il percorso»
«Regioni e Comune di Quincinetto – aggiunge Bertschy – sono a oggi impegnate a valutare i miglioramenti da introdurre alla procedura operativa sperimentale che si innesca sul Piano di viabilità principale, come da protocollo siglato dai Presidenti delle due Regioni il 4 luglio scorso. Una procedura che deve essere aggiornata per quanto riguarda l’impatto sul traffico della statale 26 e delle strade regionale, visti i disagi a cui abbiamo assistito ieri. Disagi dovuti anche a nuovi interventi sul ponte di Quincinetto. Per migliorare quindi l’azione da portare avanti sulla circolazione nei momenti di emergenza è necessario un coordinamento tra gli enti».
La Valle d’Aosta: convocato il Cosp
Per quanto riguarda la Valle d’Aosta, per domani il Presidente della Regione, Antonio Fosson, nelle sue funzioni prefettizie, ha convocato il COSP – Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, per analizzare e monitorare gli interventi delle Forze dell’ordine e della Protezione civile regionale, affinché la criticità autostradale non impatti sui servizi di soccorso e, comunque, sulla sicurezza pubblica, in caso di emergenza.
Il Protocollo d’intesa Piemonte-Valle d’Aosta
Il 4 luglio 2019 è stato firmato tale Protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Regione Autonoma Valle d’Aosta, S.A.V. Società Autostrade Valdostane S.p.A, Centro di Competenza Protezione Civile Università di Firenze, Comune di Quincinetto per la migliore integrazione dei progetti e delle iniziative volte alla riduzione dei rischi derivanti dal fenomeno franoso a monte della frazione Chiappetti nel Comune di Quincinetto (TO).
Il fine del protocollo è sostanzialmente quello di coordinare l’azione dei soggetti a vario titolo coinvolti per garantire, in generale, la migliore integrazione dei progetti e delle iniziative volte alla riduzione dei rischi derivanti dal fenomeno franoso e in particolare:
1) la sicurezza dell’asse stradale;
2) la predisposizione di adeguate e coordinate azioni di protezione civile;
3) la migliore condivisione dei dati di monitoraggio;
4) il rapido espletamento delle procedure legate alle progettazioni ed alla realizzazione delle previste opere;
5) la rapida realizzazione degli interventi previsti;
6) l’ottimizzazione delle azioni previste in un’ottica di efficienza, efficacia ed economicità.
Gli interventi per la messa in sicurezza
In linea di massima il primo intervento da realizzarsi sarà la demolizione di alcune migliaia di metri cubi di porzioni rocciose in condizioni di stabilità precaria; seguiranno la realizzazione del paramassi e la demolizione di alcuni grandi blocchi al piede del versante.
Gli interventi si protrarranno per una durata prevista di circa due anni.
Piano di emergenza
Nell’ambito dello stesso Comitato Tecnico un gruppo di lavoro, di cui fanno parte il comune di Quincinetto, la Prefettura di Torino, la società ATIVA, la Protezione Civile Regionale, la Protezione Civile della Valle D’Aosta e la Città Metropolitana si è interessato della definizione di un Piano di emergenza speditivo, al fine di gestire con viabilità alternativa i casi di chiusura dell’Autostrada Torino-Aosta. I primi risultati sono stati discussi con i rappresentanti dei Comuni in una riunione in Prefettura di Torino il 23 luglio 2019.
Attualmente la viabilità alternativa in caso di chiusura dell’autostrada in corrispondenza del fenomeno franoso si sviluppa lungo la S.S. 26, tra i caselli autostradali di Quincinetto e Pont-Saint-Martin.
La capacità della S.S. 26 nel tratto in esame appare però, allo stato attuale, inadeguato a smaltire il forte traffico previsto in caso di chiusura e sono quindi necessari interventi di adeguamento.
(re.newsvda.it)