Comuni, Lega e Mouv’ mirano a eliminare l’obbligo dell’esercizio associato
Si riparla di servizi comunali associati al fine di superare la legge n. 6 attualmente in vigore
Comuni: Più che un proposta di legge per modificare la disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali è una proposta di discussione quella presentata oggi a Palazzo regionale dai gruppi di Lega e di Mouv’ assieme a Claudio Restano.
Si riparla di servizi comunali associati al fine di superare la legge n. 6 attualmente in vigore che ha fatto nascere molte criticità e ha alimentato la litigiosità in molti ambienti «a causa dell’obbligatorietà delle aggregazioni», come ha fatto notare il consigliere Restano nella presentazione.
Una legge che vuole essere una palestra di discussione non solo all’interno del Consiglio stesso, ma «anche assieme ai soggetti interessati come sindaci, tecnici o segretari comunali», ha detto Stefano Aggravi. Elso Gérardin ha voluto precisare che non si tratta di una provocazione, ma di una proposta per rilanciare il problema delle associazioni tra i Comuni perché la precedente legge aveva creato disparità nell’offerta di servizi, nei costi dei servizi stessi e nella qualità. «È un testo di base dove volutamente sono stati lasciati spazi per permettere che vengano riempiti dal confronto tra le forze politiche e con il CPEL e i Comuni».
L’obiettivo finale è quello di passare attraverso forme aggregative sempre più stringenti fino ad arrivare a creare delle fusioni di Comuni, ma non decise dall’alto, bensì volute dai Comuni stessi attraverso la concessione di incentivazioni economiche e facilitazioni normative. Per arrivare a questo punto, si vuole prima raggiungere un livello di collaborazione spontanea tra i Comuni stessi, senza vincoli e costrizioni, ma per libera scelta.
In foto, i consiglieri di Mouv’, Lega e Claudio Restano.
(bruno fracasso)