Casinò: sindacati dicono basta a speculazioni politiche
Nella giornata di giovedì l'incontro con il presidente Fosson per capire l'andamento dell'iter concordatario
Basta speculazioni politiche. È la richiesta presentata dai sindacati al Consiglio regionale a seguito dell’incontro con il presidente Antonio Fosson in materia di Casinò.
L’appello
Dopo il meeting di giovedì, ottenuto da Cgil, Cisl, Savt, Snalc, Ugl e Uil dopo una richiesta ufficiale, i sindacati chiedono responsabilità.
«Abbiamo fatto il punto della situazione sul percorso che la proprietà sta mettendo in atto per garantire la buona riuscita dell’iter concordatario, finalizzato a garantire la continuità aziendale» della casa da gioco, si legge in una nota.
«Risposte ai dubbi»
«Prendiamo atto che le azioni che la proprietà vorrebbe realizzare attraverso il D.L.31/2019 (che trasformerebbe i 48 milioni di euro di credito di Finaosta trasformati in patrimonio aziendale ndr.) hanno come obiettivo quello di dare le necessarie risposte ai dubbi sollevati dal commissario giudiziale, con il quale vi è stata una condivisione del percorso» continuano le sigle sindacali, che poi alzano la voce.
«Invitiamo il Consiglio ad agire con la giusta responsabilità, evitando di utilizzare la Casa da gioco per speculazioni politiche – dicono Cgil, Cisl, Savt, Snalc, Ugl e Uil -. Queste rischiano di far passare ancora una volta un messaggio sbagliato tra i valdostani nei confronti dell’azienda e dei lavoratori».
«Costo del personale drasticamente abbattuto»
A tal proposito, i sindacati giocano anche il carico, ricordando che «nel giro di pochi anni il costo del personale è stato drasticamente abbattuto – esclamano -, passando da circa 60 milioni a poco meno di 30». Questo ha comportato una «forte riduzione del personale e delle retribuzioni».
«Guardiamo al futuro con fiducia»
Inoltre, le sigle sindacali sottolineano che «nel 2019 gli introiti sono in rilevante crescita rispetto all’anno precedente – concludono -, fattore che, associato alla forte riduzione dei costi, permette all’azienda di guardare al futuro con maggiore fiducia».
(al.bi.)