Il Tar boccia il ricorso, via all’assunzione di 10 nuovi dirigenti scolastici
Via libera all’assunzione di 10 nuovi dirigenti scolastici. Lo comunica oggi, lunedì 24 giugno, l’Assessorato all’Istruzione, dopo che il Tar della Valle d’Aosta ha respinto il ricorso relativo al concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici.
Gli uffici della Sovraintendenza – si legge in una nota della Regione – hanno concluso le operazioni di mobilità dei dirigenti scolastici attualmente in ruolo e pertanto l’Amministrazione regionale potrà procedere all’assunzione a tempo indeterminato e all’assegnazione della sede ai dieci nuovi dirigenti scolastici, vincitori di concorso, che prenderanno servizio dal 1° settembre 2019.
Le sedi attualmente disponibili sono dodici e con queste nuove assunzioni, da settembre si ridurrà drasticamente il numero delle reggenze.
«La sentenza del Tar conferma la correttezza del lavoro svolto dalla Sovrintendenza e dalla commissione di concorso – dichiara l’assessore all’Istruzione Chantal Certan –. L’entrata in servizio dei dieci nuovi dirigenti scolastici è un’importante boccata d’ossigeno per la scuola valdostana. Le reggenze nell’anno scolastico appena concluso sono state numerose e hanno richiesto molta energia ai dirigenti che si sono resi disponibili a prestare la loro attività in più Istituzioni».
I ricorsi
Al Tar si erano rivolti sei aspiranti dirigenti scolastici valdostani che non avevano superato le prove scritte del concorso regionale conclusosi con la pubblicazione della graduatoria definitiva del 22 novembre 2018 (10 gli idonei). E’ la seconda iniziativa bocciata contro il concorso (nel maggio scorso quella di un’insegnante che non aveva superato l’orale).
Il ricorso era affidato a otto motivazioni, nessuna delle quali condivise dai giudici: vanno dal “mancato utilizzo per la prova scritta di un applicativo atto ad assicurare quei requisiti di segretezza, sicurezza, anonimato, non modificabilità e non ripudiabilità della prova scritta” alla “violazione della norma sui concorsi pubblici che impone l’estrazione di una prova di esame tra le diverse tracce predisposte e inserite ciascuna in una busta chiusa priva di segni di riconoscimento”.
Vista “la complessità e novità della controversia” il Tar ha compensato le spese tra i ricorrenti e la Regione Valle d’Aosta.
(re.newsvda.it)