Aosta, i rapinatori del minimarket incastrati da una foto scattata dalla vittima
Restano in carcere a Brissogne Paolo Formento (32 anni) e Devid Mex (22 anni), i due aostani fermati dalla squadra mobile della questura per la rapina da 150 euro di sabato 15 giugno nel minimarket 'La Bottega' di corso Saint-Martin-de-Corléans. Lo ha deciso il gip Giuseppe Colazingari, che però non ha convalidato i fermi.
È bastata una foto scattata dalla vittima della rapina per consentire alla Squadra mobile – guidata dal commissario capo Eleonora Cognigni – della Questura di Aosta l’individuazione dei due presunti responsabili. Si tratta di Paolo Formento (32 anni) e Devid Mex (22 anni); i due si trovano in carcere a Brissogne.
I dettagli dell’attività investigativa sono stati esposti questa mattina dalla dirigente della Squadra mobile Cognigni durante una conferenza stampa. «Fatti di questo tipo di verificano raramente – ha spiegato il commissario capo -. La rapina è avvenuta sabato scorso intorno alle 18.20. Un soggetto a volto travisato è entrato in un negozio chiedendo, con una pistola, di consegnare tutto l’incasso», circa 150 euro. Il “bottino” è stato rinvenuto dalla Polizia e, in base a quanto si è appreso, è stato riconsegnato al commerciante.
La foto
«Quello che per noi è stato di fondamentale importanza è la prontezza di uno dei testimoni (il commerciante vittima della rapina ndr) che è riuscito a scattare una fotografia». Nell’immagine scattata con lo smartphone, si vedono i due rapinatori di spalle mentre si allontanano dall’attività commerciale a bordo di una moto.
«Normalmente questa foto non dica molto – continua Cognigni -, per noi è stata fondamentale per ricavare alcuni dettagli che ci hanno permesso di risalire ai responsabili del reato». I due, infatti, sono stati rintracciati dalla Polizia «45 minuti dopo» aver commesso la rapina.
Alcuni agenti avevano notato Formento camminare per strada (non lontano dall’attività vittima della rapina) con in mano un casco molto simile a quello indossato nella foto da uno dei rapinatori. Passano pochi minuti. Formento viene raggiunto da Mex a bordo di una moto; sul mezzo erano ancora presenti alcune tracce di nastro adesivo. Messi alle strette dagli inquirenti, i due decidono di consegnare spontaneamente la pistola.
Durante alcune perquisizioni nell’abitazione di uno dei due soggetti, «abbiamo rinvenuto ciò che è stato utilizzato per commettere il reato»; la moto utilizzata per la fuga «dove erano presenti ancora le tracce del nastro adesivo nero utilizzato per celare la marca» e la pistola, «che si è rivelata essere una pistola di libera vendita, comunemente detta “scacciacani”». L’arma – secondo fonti investigative – è in grado di ferire se utilizzata a breve distanza; quando è stata consegnata agli agenti della Squadra mobile che hanno svolto l’attività di Polizia giudiziaria la pistola era pronta a sparare in quanto il cane era armato e il colpo in canna».
Fondamentale la collaborazione con il cittadino
Per Cognigni «è stata fondamentale la collaborazione con il cittadino». Inoltre, è importante «la conoscenza del territorio. A volte, un dettaglio può sembrare insignificante ma per noi può essere di fondamentale importanza». Continua la dirigente della Squadra mobile: «Risalire, con così pochi dettagli, ai responsabili di un reato è possibile grazie alla conoscenza del territorio».
Legami con la rapina nella Farmacia di corso Ivrea? «Sono in corso accertamenti»
Per quanto riguarda la rapina – sempre a mano armata – che ha interessato la farmacia di corso Ivrea due settimane fa, «sono in corso accertamenti». Emulazione? «Verificheremo anche questo. Gli accertamenti approfonditi che eseguiremo nelle prossime settimane serviranno anche ad approfondire questi aspetti».
Accertamenti su possibili legami tra i due episodi, comunque, sarebbero già in corso. Potrebbe essere chiesto alle vittime della rapina in Farmacia di fare dei riconoscimenti, ad esempio dell’arma utilizzata.
In foto, il commissario capo Eleonora Cognigni durante la conferenza stampa.
(federico donato)