Corpo forestale: a breve avrà il 112, numero unico europeo
Nel 2018 sono state 2 mila 400 le ore di attività rivolte ai giovani, 46 mila ore per il controllo del territorio
Il Corpo forestale è in attesa di entrare nel sistema del numero unico europeo, il 112. Lo ha annunciato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Antonio Fosson, intervenendo alla cerimonia per il 51° anniversario del Corpo al castello Gamba di Châtillon. «Il Corpo forestale – ha aggiunto – si distingue per la sua vasta multidisciplinarità, dall’antincendio boschivo al monitoraggio e al controllo della fauna selvatica, della selvicoltura, della vigilanza ambientale. Tutto questo richiede professionalità diversificate e versatili, preparazione e competenza, capacità di gestire situazioni di crisi. Caratteristiche che fanno delle donne e degli uomini del Corpo forestale un’indubbia risorsa, un’eccellenza che ci rende orgogliosi».
Le attività
A tracciare una sintesi dell’attività del 2018 è stato il Comandante Luca Dovigo: 2 mila 400 ore di attività rivolte alle giovani generazioni, 46 mila ore per il controllo del territorio. «Sono proseguite le collaborazioni con altri enti che si occupano di ambiente, come ad esempio l’Arpa , trovando sinergie positive ed è proseguita anche l’attività di controllo della fauna selvatica, compreso il monitoraggio del lupo, che ad oggi conta circa 45- 50 esemplari distribuiti in 4 -5 branchi. Molto positivi gli effetti della lotta alla processionaria, con una diminuzione dell’80% dei nidi, mentre sono calati gli interventi anti incendio».
Gli attestati
Sono stati consegnati gli attestati di lode all’agente scelto Alessandro Vuillermoz, al sovrintendente Capo Mario Negro, all’ispettore Capo Aldo Martello e all’ispettore capo Luigi Prade.
Chatrian, sentinelle del territorio
«Il ruolo di sentinelle del territorio è fondamentale e sarà per noi un dovere continuare a garantirvi mezzi, attrezzature e personale per svolgere al meglio le vostre funzioni, anche attraverso la presenza capillare, attraverso le 14 stazioni, su tutto il territorio regionale”. A sostenerlo l’assessore regionale Albert Chatrian.
«E’ importante che le istituzioni facciano la loro parte anche potenziando le professioni che sono un valore aggiunto per il territorio, dando nuove prospettive occupazionali per i giovani e potenziando anche la sensibilità per il bene pubblico e la coscienza ambientale. Quella stessa coscienza ambientale che sembra essere in crescita a livello mondiale, e che nel nostra piccola realtà si è recentemente manifestata in modo concreto attraverso la richiesta di ampliare i confini del Parco naturale del Mont Avic. Io lo leggo come un segnale di un risveglio delle coscienze, forse anche dovuto alle preoccupazioni legate ai cambiamenti climatici, forse alle manifestazioni organizzate dai giovani su migliaia di piazze».
(re.newsvda.it)