Courmayeur, Vaglio accusa: «Corio attaccato alla poltrona»
Il consigliere comunale di Courmayeur Alberto Vaglio attacca il vice sindaco e le sue dimissioni da Epav di cui entrambi fanno parte
Pomeriggio di fuoco a Courmayeur con botte da orbi a colpi di comunicati.
Dopo la replica del gruppo Esprit Courmayeur al j’accuse della sezione dell’Uv e il successivo annuncio, da parte del vice sindaco Paolo Corio delle sue dimissioni da Epav, arriva l’attacco del consigliere Alberto Vaglio.
Vaglio, ex capogruppo di maggioranza, fuoriuscito da Esprit Courmayeur nel settembre 2018, appartenente allo stesso movimento che schierava anche Corio, attacca il vice: «Credo che l’attaccamento alla sua poltrona, già dimostrato a settembre 2018 in occasione delle mie dimissioni, sia la motivazione più forte che lo fa agire in piena coerenza con il suo mandato».
L’attacco di Vaglio
Il consigliere comunale scrive: «da quando ho rassegnato le mie dimissioni da capogruppo non ho mai coinvolto nelle questioni amministrative di Courmayeur il movimento Epav di cui faccio parte. In tutti questi mesi non sono mai stato contattato da nessuno della maggioranza. A inizio maggio, invece, il signor Corio ha chiesto un incontro ufficiale con il sottoscritto per il tramite del presidente del movimento, incontro avvenuto il 13 maggio 2019».
Vaglio ricorda i temi sul tavolo in quell’incontro: «In tale occasione, con mia grande sorpresa, il signor Corio ha chiesto al movimento di assumere una posizione di supporto alla maggioranza del Comune. A questo punto si è cominciato a ragionare tutti assieme in merito ai contenuti su cui basare questo sostegno, ma nel frattempo, senza che il vice sindaco sentisse la necessità di informare il sottoscritto o il movimento, la situazione amministrativa all’interno della Giunta degenerava e si assisteva al balzello delle poltrone».
Il consigliere prosegue: «Non capisco perché il signor Corio, oggi all’improvviso, ha deciso di chiedere sostegno al movimento quando, in occasione delle mie dimissioni, aveva tenuto a sottolineare, la sua indipendenza politica. Prendo atto che nel momento in cui il movimento Epav ritiene di assumere una certa posizione nei confronti dell’amministrazione comunale il signor Corio decide di uscirne. Ma allora perché dopo otto mesi si è all’improvviso ricordato di appartenere a un movimento? E ancora, ha condiviso prima con la sua maggioranza il coinvolgimento di Epav? Credo che l’attaccamento alla sua poltrona – conclude -, già dimostrato a settembre 2018 in occasione delle mie dimissioni, sia la motivazione più forte che lo fa agire in piena coerenza con il suo mandato».
(e.d.)