Rissa in campo, calci in faccia a portiere che finisce in ospedale con denti rotti e trauma cranico
Il fatto è avvenuto sabato 8 giugno a Gressan durante il torneo di calcio a 6 Avis. Le due squadre coinvolte sono state estromesse dalla competizione. La famiglia di Mathias Colosimo, il ragazzo finito in ospedale, sporgerà denuncia
Una partita poco più amatoriale che si trasforma in rissa. Volano insulti, ma soprattutto pugni e calci. A rimetterci un ragazzo, colpito al volto, che finisce in ospedale con i denti rotti e un trauma cranico. Tragedia sfiorata. Lo riporta Gazzetta Matin.
«Vista la gravità del gesto e quello che sto patendo, per ora non c’è spazio per il perdono. Non c’è scusa che tenga». Mathias Colosimo si trova in ospedale, in osservazione nel reparto di neurologia. È circondato dagli amici che sono venuti a trovarlo.
Il suo viso è tumefatto, fatica a parlare. È proprio dalla sua stanza d’ospedale che racconta la vicenda che, suo malgrado, lo ha visto protagonista durante il Trofeo Avis di Gressan di calcio a 6 di sabato 8 giugno.
Un match si è trasformato in rissa e il giovane («ho 19 anni, quasi 20») sarebbe stato colpito da un pugno alla base del collo. Caduto a terra privo di sensi – secondo quanto riferiscono alcuni testimoni – è stato raggiunto alla testa e al viso da «almeno due calci» scagliati da un avversario.
L’accaduto
Ma andiamo con ordine. Nel tardo pomeriggio di sabato, due squadre si stavano affrontando sul terreno di gioco. «La partita era molto nervosa», racconta un compagno di squadra di Mathias. «A un certo punto – continua Colosimo -, un mio compagno e uno della squadra avversaria si sono attaccati. Io sono intervenuto per dividerli…è l’ultimo ricordo che ho».
Il giovane si è risvegliato in ambulanza, con mamma Monica vicino: «Ero spaventato, non capivo cosa fosse accaduto. Sentivo solo un forte dolore alla testa e il collo bloccato dal collare», racconta.
Spaventata, ovviamente, anche la mamma: «Continuava a chiedere “cos’è successo?”», ricorda la donna. Il vero “viaggio” di Mathias però, inizia una volta giunto all’ospedale Parini. «È stato subito visitato e, visto che lamentava un forte dolore al collo, gli hanno fatto i raggi – racconta la madre del ragazzo -. Per fortuna non aveva lesioni cervicali. Alle 23 ha fatto la Tac e sono arrivati un neurologo e un neurochirurgo. Ci hanno detto che Mathias ha una piccola emorragia alla testa e un trauma cranico. Ora è in osservazione e farà un’altra Tac».
È poi Mathias a prendere la parola: «Oggi mi sento un po’ meglio. Però faccio fatica ad aprire la bocca. Ho perso un dente e almeno due sono spezzati».
La denuncia
La mamma di Mathias spiega: «Non abbiamo ancora la prognosi. Comunque abbiamo intenzione di sporgere denuncia».
Le scuse dell’aggressore
Nella tarda serata di sabato e domenica mattina, C.B. (che chiede il parziale anonimato; al momento, non risultano denunce nei suoi confronti), il giocatore che avrebbe sferrato il calcio è andato in ospedale per scusarsi con il paziente e per conoscere le sue condizioni.
C.B. racconta a Gazzetta Matin: «Era una partita nervosa, con qualche entrata di troppo. Due giocatori hanno iniziato ad attaccarsi e io sono intervenuto per dividerli. Nel parapiglia ho preso un pugno in faccia e sono stato afferratto. Vedevo gente che entrava in campo anche da fuori, ero nel panico. Ho scagliato un calcio alla cieca. Non volevo colpirlo. Appena mi sono reso conto l’ho subito soccorso».
Continua: «Sono dispiaciuto. Non volevo. Mi dispiace per il ragazzo e per l’organizzazione. Era un momento di festa, ma è stato rovinato».
C.B. comunica anche di voler seguire la guarigione di Mathias: «Gli darò una mano, per i denti e il resto».
Le due squadre coinvolte nella rissa sono state espulse dal torneo.
(federico donato)