Assenteismo: il forestale Franco Vicquéry non risponde al gip
L'ispettore superiore, comandante della stazione di Etrobules, è finito ai domiciliari la settimana scorsa
Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’ispettore superiore – comandante della stazione Forestale di Etroubles – accusato dalla Procura aostana di assenteismo. Franco Vicquéry è indagato per truffa aggravata, alterazione di sistemi di rilevazione delle presenze e peculato d’uso.
L’uomo (57 anni di Gignod), che giovedì scorso era finito ai domiciliari, nella mattinata di giovedì 30 maggio è comparso davanti al gip Giuseppe Colazingari – accompagnato dagli avvocati Federica Gilliavod e Alessio Ansermin – per l’interrogatorio di garanzia.
Dopo aver lasciato l’ufficio del gip, Vicquéry ha lasciato il Tribunale da un’uscita secondaria.
Bocca cucita per il forestale, così come per i suoi legali.
Le indagini – coordinate dal sostituto procuratore Luca Ceccanti – sono scaturite da alcune segnalazioni e hanno visto la sezione di polizia giudiziaria (aliquota Corpo Forestale) eseguire un’attività di “osservazione, controllo e pedinamento” presso l’abitazione dell’indagato dal 16 novembre 2018 al 5 aprile 2019. Tali servizi avrebbero consentito di constatare che – nel periodo in cui è stato sottoposto a osservazione – l’indagato ha svolto attività lavorativa in 75 giorni, e solo in 17 giorni non avrebbe posto in essere condotte illecite; per questo motivo, il gip ritiene che il pericolo di recidivanza sia elevato.
In particolare, l’indagato avrebbe «ripetutamente alterato o falsificato le certificazioni delle presenze, allontanandosi dal posto di lavoro per recarsi presso la propria abitazione o comunque a svolgere attività private». Il tutto condito dall’utilizzo “improprio” dei veicoli della Forestale.
Evidenziando come il quadro indiziario sia «indubbiamente grave», nell’ordinanza di applicazione di misura cautelare Colazingari sostiene che i fatti sono stati «commessi con disinvoltura e naturalezza», utilizzando ripetutamente l’auto di servizio in pieno giorno. Inoltre, «denotano la spregiudicatezza con cui l’indagato ha reiteratamente attestato falsamente la propria presenza in servizio».
In foto, Franco Vicquéry lascia il Tribunale.
(f.d.)