Europee, il presidente della Regione Fosson: siamo in 18, nessuna crisi, si va avanti
«Siamo in diciotto e andiamo avanti: nessuna crisi». Così il presidente della Regione, Antonio Fosson al termine della riunione di maggioranza di questo pomeriggio, lunedì 27 maggio, a palazzo regionale.
All’ordine del giorno, l’analisi del voto delle elezioni europee, che ha visto la bocciatura delle forze autonomiste, battute nettamente dalla Lega e scavalcate anche dal Pd.
«Sono tempi difficili e la Valle d’Aosta non ha bisogno di una crisi che paralizzi l’attività amministrativa – dice Fosson -. Le cose da fare sono tante e urgenti, lasciare a questo punto non sarebbe stato né serio né giustificato». Con buona pace dello stato maggiore della Lega che, stamane, con Marialice Boldi, Nicoletta Spelgatti e Paolo Sammaritani, aveva chiesto «le dimissioni del presidente della regione Antonio Fosson e la crisi di governo per tornare, in tempi brevi ragionevolmente brevi magari in autunno, al voto con la nuova legge elettorale».
Antonio Fosson, con voce piana, senza emozioni, toglie ogni speranza di elezioni anticipate. «Esprimiamo rammarico perché anche questa volta non avremo, con questa legge elettorale, un rappresentante valdostano all’Europarlamento – dice il presidente -. E’ stato un appuntamento elettorale snobbato da troppi cittadini valdostani».
Fosson rifiuta ogni tentativo di comparare il voto europeo con le ultime consultazioni regionali. «E’ una partita differente, non comparabile – commenta -. Dobbiamo dare continuità al nostro lavoro. Su questa linea, in maggioranza ci siamo trovati tutti d’accordo, nessuno escluso, ed il conto è arrivato ai fatidici 18 consiglieri per una maggioranza che c’è e deve andare avanti. L’agenda del Governo è piena. Cercheremo di affrontare i problemi e di farlo con il maggior slancio possibile».
(alessandro camera)