Agricoltura: troppi cani liberi di scorrazzare sui prati
E' quanto emerso, martedì 14 maggio sera, dal dibattito sul tema, 'convivenza e rispetto delle regole nei nostri comuni a vocazione agricola'
In agricoltura è l’abnorme presenza di cani liberi di scorrazzare sui prati il problema che va contro la civile convivenza. E’ quanto emerso, martedì 14 maggio sera, dal dibattito sul tema, vecchio come come Matusalemme, ‘convivenza e rispetto delle regole nei nostri comuni a vocazione agricola’.
Sono stati pochi gli agricoltori di Gressan e Jovençan che hanno raccolto l’invito di Michel Martinet, sindaco di Gressan e Vally Lucianaz, sindaco di Jovençan, di ritrovarsi per discutere sulle ”Buone pratiche agricole nel rispetto del pubblico e privato”. Gli assenti hanno avuto torto. L’incontro, sviluppato anche con l’aiuto degli assessori comunali Roberto Bonin (Gressan) e Henry Quendoz (Jovençan), della dottoressa Sandra Ganio (veterinaria U sl) e del tecnico Diego Bovard (Arev) ha offerto spunti interessanti e informazioni importanti per gestire con efficacia le <buone pratiche agricole>.
L’incontro si è focalizzato su quello che, almeno per il momento viene considerato come il problema maggiore: l’abnorme presenza di cani liberi di scorrazzare sui prati. E non solo cani dei turisti ma anche dei proprietari dei prati.
I tecnici
Sia il tecnico Bovard, sia il veterinario Ganio, hanno sottolineato come l’eccessiva libertà lasciata a questi animali, «può avere risvolti penali ma anche sanitari non piacevoli». Intorno a questo aspetto del problema il dibattito è stato vivace. La veterinaria Ganio ha illustrato i rischi che le deiezioni dei cani sui prati possono comportare per l’uomo; mentre Bovard si è assunto il compito di fare conoscere due volumetti informativi realizzati nell’ambito del progetto ”Le terroire rural pour un tourisme durable” del Gal alta Valle d’Aosta finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale. Sono due opuscoli titolati “Carta Etica del turismo rurale” che vogliono realizzare la non facile impresa di vedere in un futuro non troppo lontano agricoltori e turisti insieme per scoprire il mondo rurale . Leggerli, è stato l’invito dei conferenzieri perché «può fare bene a tutti».
La Carta Etica offre spunti interessanti per affrontare, e magari risolvere al meglio, l’annoso duello tra agricoltore e cittadini sulla problematica dei cani che, ha detto un partecipante al dibattito di martedì sera «invadono i nostri prati».
(alessandro camera)