Carlo Cottarelli ad Aosta: «Ridurre la burocrazia»
Il celebre economista lancia un monito dall'Hostellerie du Cheval Blanc, dove è andata in scena la serata organizzata dal Rotary Club Aosta e Courmayeur-Valdigne
«Se dovessi far parte di un governo tecnico farei tre cose: ridurre la burocrazia, ridurre la burocrazia, ridurre la burocrazia». Risponde così a una domanda del pubblico in sala l’economista Carlo Cottarelli, ospitato venerdì 10 maggio in una sala veramente gremita dell’Hostellerie du Cheval Blanc di Aosta.
Il Sistema Italia nel contesto internazionale
“Il Sistema Italia nel contesto internazionale: quale equilibrio tra competitività e stato sociale?” era il titolo della serata organizzata dai Rotary Club Aosta e Courmayeur-Valdigne col sostegno di Banca Passadore e la collaborazione di Confindustria VdA, Ordine dei Dottori Commercialisti, Ordine dei Consulenti del Lavoro e Università della valle d’Aosta.
A moderare l’evento, il giornalista Fabrizio Favre, sul palco insieme a Edoardo Fantino direttore generale della banca Passadore.
«Burocrazia uno dei sette peccati capitali»
Il noto economista ed editorialista cremonese, 64 anni, è laureato in Scienze Economiche e Bancarie a Siena e ha conseguito un master in Economia alla London School of Economics; oggi dirige l’osservatorio dei conti pubblici italiani.
«La burocrazia è uno dei sette peccati capitali dell’economia italiana» ricorda Cottarelli, citando il titolo di un suo libro pubblicato da Feltrinelli; «la burocrazia è uno dei motivi per cui l’Italia non riesce a recuperare, a crescere».
Evasione e corruzione ostacoli ingombranti
Gli altri «ostacoli molto ingombranti» sono l’evasione fiscale, la corruzione, la lentezza della giustizia, il crollo demografico, il divario tra nord e sud e la difficoltà a convivere con l’euro.
Quale futuro attende l’Italia secondo Cottarelli?
Il pezzo di approfondimento lunedì su Gazzetta Matin.
(simonetta padalino)