Sarre e Saint-Pierre Exit: il divorzio va in Consiglio
Giovedì 9 maggio i Consigli comunali di Sarre e Saint-Pierre discuteranno la "risoluzione consensuale" della gestione in forma associata dei servizi
Sarre e Saint-Pierre, il divorzio all’esame del Consiglio comunale.
Domani, giovedì 9 maggio, i Consigli comunali di Sarre e Saint-Pierre si riuniranno per discutere la separazione.
All’ordine del giorno la “risoluzione consensuale della convenzione quadro tra i Comuni per l’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali”.
I retroscena
A lanciare il sasso il sindaco di Sarre Massimo Pepellin quando, a febbraio, parlò per primo di una possibile “Sarre Exit“. Pepellin affrontò la questione anche alla luce delle vicende di cronaca che coinvolsero il Comune di Saint-Pierre, con l’arresto dell’ex assessora Monica Carcea nell’ambito dell’operazione Geenna.
La decisione
«Tutto nasce dalle dichiarazioni del sindaco Pepellin nel Consiglio comunale di Sarre a febbraio – spiega Paolo Lavy, sindaco di Saint-Pierre -. Abbiamo discusso la questione in due conferenze dei sindaci allargate alle giunte nei mesi di marzo e aprile. Abbiamo analizzato la convenzione e siamo giunti alla conclusione che non funzione e quindi abbiamo deciso di andare ognuno per la propria strada. Per il momento questo è un atto di indirizzo politico che avrà effetto al termine della convenzione, l’11 settembre 2020. Nel frattempo si deve mettere mano alla legge regionale altrimenti i Comuni o si associano con qualcun altro o diventano inadempienti».
I consigli comunali
La questione sarà dunque dibattuto domani, giovedì 9 maggio, alle 17.30 nel Consiglio comunale convocato a Sarre e, sempre domani, alle 20.30 nell’assemblea di Saint-Pierre.
(erika david)