Carcere di Brissogne, Morrone: stop a detenuti in ozio tutto il giorno
Lavoro per i detenuti del carcere di Brissogne. E’ quanto uno degli obiettivi del sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, il quale ieri, lunedì 29 aprile, ha visitato la casa circondariale di Brissogne.
«La casa circondariale di Brissogne presenta alcune criticità strutturali a cui stiamo cercando di far fronte» ha aggiunto il capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini.
Si è svolta ieri, lunedì 29 aprile, la visita alla casa circondariale di Brissogne del sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone e del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini. Accompagnati dai consiglieri regionali della Lega Vallée d’Aoste Andrea Manfrin, Nicoletta Spelgatti, Paolo Sammaritani e Luca Distort, hanno visitato la struttura penitenziaria e incontrato il direttore Rosalia Marino, il comandante della polizia penitenziaria Andrea Tonellotto, i sindacati ed i rappresentanti delle guardie carcerarie.
Il problema di Brissogne
«Una delle prime problematiche che ho dovuto affrontare quando mi sono insediato – ha spiegato il sottosegretario Morrone – è stato il carcere di Aosta che non aveva né il comandante né il direttore. Ora ha entrambi, seppur prestati da istituti vicini con un mandato ad interim». Sulla situazione del carcere di Brissogne, Morrone ha poi aggiunto. «Stiamo lavorando per migliorare la sicurezza delle nostre guardie penitenziarie: da parte mia e del Governo c’è un’attenzione particolare per uomini e donne che svolgono il loro lavoro cercando di favorire il recupero dei detenuti, ma devono poter svolgere il loro compito in assoluta sicurezza. Presto, una volta terminato il concorso, verranno assunti 1500 nuovi agenti di polizia penitenziaria che permetteranno di ridurre il carico orario degli agenti già in servizio, garantendo al tempo stesso turni meno stressanti».
Sì lavoro, no ozio
«Stiamo lavorando per mettere in collegamento l’istituto penitenziario valdostano con il territorio e le aziende circostanti per fare in modo che i detenuti non stiano in ozio tutto il giorno e per insegnare loro un mestiere», ha detto Morrone.
Il tribunale di Aosta
All’incontro in carcere era presente anche il presidente del tribunale di Aosta Eugenio Gramola che, nei giorni scorsi, aveva denunciato la carenza di giudici e il sovraccarico di lavoro di quelli attualmente in servizio.
«Con il presidente Gramola – ha spiegato il sottosegretario Morrone – abbiamo avuto un incontro informale in cui abbiamo analizzato la situazione della Procura di Aosta per cercare di migliorare anche qui il sistema giustizia. Il tribunale di Aosta necessita di nuovi magistrati e di nuovi assistenti giudiziari. Stiamo aspettando i tempi tecnici dovuti al concorso, ma a breve entreranno in ruolo tremila nuovi assistenti giudiziari e 600 nuovi magistrati ordinari che andranno a coprire le carenze organiche nei tribunali di tutto il paese Aosta compresa. Non accadeva da tempo che ci fosse un governo che investiva così tanto in termini di capitale umano. Stiamo cercando di migliorare il più possibile il sistema giustizia in Italia anche investendo in capitale umano».
(re.newsvda.it)