Vandalismo a Gignod: imbrattato il muro dell’area ricreativa
Farcoz: «Gignod è un bel paese grazie alle persone che compongono questa comunità. Non sarà la mano di un anonimo vigliacco a macchiarne l'immagine».
Vandalismo a Gignod: nella notte tra domenica e lunedì, qualcuno ha imbrattato il muro di facciata della struttura coperta dell’area ricreativa comunale.
Una scritta di “protesta”
«Si presume che sia il commento a una decisione intrapresa dall’Amministrazione comunale di regolamentare l’utilizzo di tutti i locali di proprietà del Comune e di far pagare un “affitto” – spiega la sindaca Gabriella Farcoz -, per delle motivazioni chiare e precise: il Comune non può più sostenere i costi di riscaldamento, luce, servizio pulizie delle proprie strutture, visti i tempi di grande ristrettezza economica».
Nessun timore
«Ovviamente non ci spaventano gli insulti, prontamente denunciati alle forze dell’ordine – aggiunge la sindaca -. Non ci soffermiamo a una frase scritta su un muro di una struttura recentemente ristrutturata e tinteggiata, da un vandalo imbecille, andiamo oltre, ma vogliamo che tutta la cittadinanza ne sia informata. Chi fa certe cose sappia che se gli andrà male e sarà colto sul fatto, dovrà sborsare molti denari, quelli che al Comune, e quindi a tutti i cittadini, servono per cancellare quella frase, di contenuto offensivo e intriso di odio».
Farcoz: «Non sarà la mano di un anonimo vigliacco a macchiare l’immagine di Gignod»
Farcoz, respinge «con forza non solo tali condotte, ma anche l’idea di chi ha ritenuto e continua a ritenere la cultura dell’odio e del rancore il mezzo attraverso il quale combattere l’avversario politico. Una cultura rispetto alla quale sto facendo ogni sforzo affinché il nostro Comune, dopo molti anni, se ne possa liberare definitivamente, anche perché ritengo che il rispetto delle posizioni diverse e per le persone debba essere alla base di qualsiasi confronto». La sindaca aggiunge poi che «Gignod è un bel paese grazie alle persone che compongono questa comunità. Non sarà la mano di un anonimo vigliacco a macchiarne l’immagine. Lascio da parte ogni congettura sul chi e sul perché. Le autorità competenti, che ringrazio, sapranno fare il loro lavoro. Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno dimostrato solidarietà e affetto attraverso messaggi e telefonate. Concludo dicendo che non lascerò un millimetro all’amarezza e ai pensieri negativi che chi ha agito vuole portare in paese».
(f.d.)