Monte Bianco, stop alla circolazione per il ventennale della tragedia
Venti anni fa l’incendio al traforo del Monte Bianco dove persero la vita 39 persone.
Per consentire il raccoglimento e il buono svolgimento della cerimonia del ventennale della tragedia da parte dell’Associazione delle Famiglie delle Vittime della Catastrofe del Traforo del Monte Bianco, e al fine di mettere in sicurezza l’accesso al memoriale da parte dei partecipanti, la Prefettura dell’Alta Savoia ha disposto l’interruzione della circolazione di tutti i veicoli sulla rampa di accesso francese.
L’interruzione della circolazione nei due sensi di marcia del tunnel è prevista per domenica 24 marzo dalle 10 alle 12.45.
Conseguentemente, la circolazione al Traforo del Monte Bianco sarà totalmente interrotta:
- nel senso Italia-Francia, a partire dalle ore 9.45 fino alle ore 12.30;
- nel senso Francia-Italia, a partire dalle ore 10.00 fino alle ore 12.45.
La tragedia
Era esattamente il 24 marzo 1999 quando un camion prese fuoco all’interno del tunnel del Monte Bianco. Tra le 39 vittime, di cui 13 italiani, 18 francesi, 2 belgi, un inglese, un lussemburghese, un olandese, uno sloveno, un croato e un tedesco anche 6 valdostani.
Medaglia d’oro a Spadino ![]()
Tra le vittime anche Pierlucio Tinazzi, detto Spadino per la sua piccola statura, un addetto alla sicurezza della società italiana del traforo. Quando si accorse che erano divampate le fiamme, cercò di aiutare chi era pericolo di vita, muovendosi all’interno del tunnel con la motocicletta di servizio. Uscì ed entrò nel tunnel per cinque volte riuscendo a portare in salvo 10 persone, ma durante il quinto tentativo non fu più in grado di tornare indietro e si rifugiò, con il camionista francese ferito che stava cercando di soccorrere, all’interno di una cella di sicurezza. Ma il fuoco li raggiunse anche lì e persero la vita, insieme, con la speranza di farcela fino alla fine.
La Presidenza della Repubblica ha conferito a “Spadino”, nel 2000, la medaglia d’oro al valor civile. In suo ricordo ogni anno si svolge il Memorial Spadino in occasione del quale si radunano davanti al traforo migliaia di motociclisti di tutta Europa non solo per ricordare Spadino ma anche per sensibilizzare le istituzioni sul tema della sicurezza stradale.
Fu quella tragedia immane, che colpì molto l’opinione pubblica, a dare il via all’iter che portò alla Direttiva europea sulla sicurezza delle gallerie stradali.
Tre anni di chiusura del tunnel
Dopo questi drammatici avvenimenti, il tunnel restò chiuso per tre anni e riaperto unicamente per le automobili il 9 marzo 2002, dopo lunghi lavori di riparazione e ristrutturazione (la volta, fortemente danneggiata, è stata completamente rifatta).
Il processo
Il tribunale di Bonneville (Alta Savoia) il 27 luglio 2005 ha emesso una prima sentenza. Numerose le condanne. Gerard Roncoli, il capo della sicurezza di competenza francese: trenta mesi (di cui almeno 6 effettivamente scontati). Il presidente della Atmb Rémy Chardon: ventiquattro mesi. Michele Tropiano, ex direttore di esercizio della ‘Sitmb’ Società Italiana Traforo Monte Bianco’, la concessionaria italiana del tunnel: ventiquattro mesi. Christian Basset, ex direttore della Sgtmb – Société de Gestion du Tunnel du Mont Blanc, società che forniva il personale alla Atmb: ventiquattro mesi. Claudio Lyveroulaz, responsabile della sicurezza per la Sitmb: sedici mesi. Daniel Claret-Tournier, controllore della Atmb: sedici mesi. Marcello Meysellier, controllore della Simtb: dodici mesi. Marcel Charlet, sindaco di Chamonix: sei mesi. Chantal Lecomte, 57 anni, funzionario della divisione strade del Ministero dei Trasporti francese: sei mesi. Gilbert Dégrave, autista del tir da cui l’incendio è originato: quattro mesi. Prosciolta la Volvo produttrice del tir incendiatosi.
(re.newsvda.it)