Sciopero alla Cogne: per i sindacati adesione consistente
Le organizzazione sindacali rivendicano la fondatezza delle motivazioni alla base della mobilitazione
Stato di agitazione fino al 30 aprile, con relativo pacchetto di otto ore di sciopero, cominciate con le due ore a fine turno del 28 febbraio. Questa la decisione presa dalle RSU e dai sindacati Fim/Cisl, Fiom/Cgil, Savt/Met e Uilm/Uil a causa del «perdurare dei comportamenti negativi» all’interno della Cogne Acciai Speciali.
Le motivazioni
In un comunicato, le sigle sindacali spiegano le motivazioni alla base della scelta, giunta dopo l’invio di una lettera aperta e dopo che le assemblee unitarie hanno «ampiamente discusso e valutato» l’esito del confronto avvenuto il 29 con l’ad della Cogne Acciai Speciali, Monica Pirovano, con il responsabile del personale, Pier Maria Minuzzo e con il presidente dell’Amma di Torino.
Secondo quanto riportato dai sindacati, le assemblee hanno preso atto di aver toccato i punti evidenziati nella lettera, ma esprimono «forti perplessità» in merito al «rispetto degli impegni presi», in particolare riguardo al «difficile clima interno» e sulla «non linearità delle relazioni sindacali».
Sindacati bypassati
Le organizzazioni sindacali, inoltre, sottolineano come l’azienda, spesso, si «rivolga in modo diretto ai lavoratori su problematiche di natura sindacale» bypassando di fatto RSU e sindacati e denunciano «nel reparto finiture» l’effettuazione di «lavoro straordinario domenicale fuori dagli accordi».
Riconoscendo l’apertura in materia di «mancata comunicazione dei passaggi di livello», i sindacati nutrono anche dubbi, «nonostante l’accordo sulla gestione delle fermata per l’Area acciaieria», sulla copertura «della pausa estiva» al netto di «criticità per il personale».
«Adesione consistente»
A bocce ferme, i sindacati hanno poi parlato di una partecipazione «consistente del personale», con «forti adesioni nei reparti PRS, Rettifiche, Pac, Treno Vergella/Barre, Acciaieria, Colata continua, Finiture e decapaggio».
Secondo loro, questa sarebbe «la migliore dimostrazione che le motivazioni alla base dello sciopero erano fondate e condivise». «Riteniamo – concludono i sindacati – che lavorare in modo sereno nella più importante azienda metalmeccanica della Valle sia un obiettivo da perseguire assolutamente».
(al.bi.)