Servizi associati: Nus divorzia da Fénis e Saint-Marcel
Nus. Il comune di Nus divorzia da Fénis e Saint- Marcel. A causare la separazione i servizi associati e il «no» del trasferimento dell’ufficio tecnico. «La riforma va rivista» afferma Mattia Nicoletta.
I matrimoni imposti non funzionano: a dirlo con una sola voce Camillo Rosset, Enrica Zublena e Mattia Nicoletta, sindaci dei comuni di Nus, Saint-Marcel e Fénis ai quali l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali resta indigesto. Il divorzio è alle porte. Se sarà consensuale o unilaterale resta da decidere. A Rosset l’ultima parola nella riunione a tre convocata per martedì 26 febbraio.
Scherza Rosset: «dirò gatto quando l’avrò nel sacco». Torna serio: «prendiamo seriamente in considerazione questa ipotesi. Non posso negare gli attriti. Con grande serenità prendiamo atto delle criticità che sono emerse dell’applicazione delle convenzioni come legge regionale comanda».
La causa del divorzio
Tutto ruota attorno all’ufficio tecnico, che di essere trasferito a Saint-Marcel non ne vuole sapere. Ammette Rosset: «è una delle problematiche; nell’associazione il nostro Comune ne è uscito sacrificato (cita il segretario comunale un tempo dedicato e ora condiviso). Così si rischia di creare un disservizio alla cittadinanza e io lavoro affinché i miei concittadini non abbiano disagi». Ribadisce: «il nostro ambito ha lavorato per protare avanti le convenzioni». Conclude: «La legge 6 è stata fatta frettolosamente e approvata dal Celva con superficialità».
Per Enrica Zublena, sindaco di Saint-Marcel, «la realtà di Nus è più articolata rispetto alla nostra. Noi continueremo la collaborazione con Fénis che risale a ben prima dell’approvazione della legge».
Mattia Nicoletta, sindaco di Fénis, dice: «Ce l’abbiamo messa tutta perché funzionasse ma non posso nascondere che l’esercizio associato ha creato disservizi per i miei concittadini senza contare che le spese di gestione dei servizi sono aumentate. La riforma va rivista».
(danila chenal)