‘Ndrangheta: il M5S chiede il ritiro delle deleghe dell’assessore di Aosta Andrea Paron
Ad Aosta, il 20 e 21 febbraio, si preannuncia un Consiglio comunale bollente.
‘Ndrangheta: il Movimento Cinque Stelle chiede il ritiro delle deleghe dell’assessore Andrea Edoardo Paron, che nella giunta Centoz si occupa di Istruzione, Mobilità, Decoro urbano, con competenza in materia anche in materia di Istruzione e Rapporti con l’Università, Mobilità, Smart-city, Verde pubblico, Illuminazione pubblica e Arredo urbano.
Ritiro delle deleghe
Ad annunciarlo, durante la conferenza stampa della minoranza, i consiglieri Luca Lotto e Patrizia Pradelli.
Il Movimento Cinque Stelle presenterà, per il consiglio comunale del 20 febbraio, la richiesta di ritiro delle deleghe all’assessore all’istruzione Andrea Paron.
Lo ha annunciato il consigliere pentastellato Luca Lotto nel corso della conferenza stampa convocata dalla minoranza per fare il punto della situazione sulla mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Fulvio Centoz.
L’inchiesta sulla ‘ndrangheta
«Nell’inchiesta Geenna risulta che alcune forze, che facevano riferimento alla locale della ‘ndrangheta valdostana, hanno appoggiato altri due politici oggi presenti all’interno del consiglio comunale. Tra questi l’assessore Paron».
L’iniziativa del M5S
La consigliera Pradelli ha parlato di «lungimiranza» del Movimento.
«In passato avevamo già richiesto le dimissioni di Paron perché aveva tradito il mandato ricevuto dagli elettori iscrivendosi al gruppo dell’Union. Abbiamo anche presentato una iniziativa per chiedere se qualche membro del consiglio facesse parte di logge massoniche, ma non è stata ammessa.
Il M5S ha dimostrato in questi anni lungimiranza rispetto a quanto emerso dall’operazione Geenna.
È inoltre gravissimo il fatto che il sindaco non abbia denunciato il tentativo di scambio di voti».
Lotto ha poi aggiunto.
«Vogliamo far notare che il M5S fu il primo a chiedere di non dare le deleghe all’assessore Sorbara. I fatti ci hanno dato ragione».
La risposta del sindaco
«Questo non è altro che l’ennesimo tentativo di destabilizzare la mia maggioranza».
Commenta così il sindaco Fulvio Centoz la notizia dell’iniziativa per ritirare le deleghe all’assessore Paron.
«Come ho già detto nei giorni scorsi, questi giochi di palazzo non interessano ai cittadini.
Ad oggi io non ho elementi concreti per ritirare le deleghe all’assessore Paron. Io continuo a lavorare per il bene dei cittadini».
Una minoranza divisa
Nel corso della conferenza stampa convocata dalla minoranza si è parlato anche della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Aosta Fulvio Centoz.
La mozione di sfiducia era stata annunciata dalla consigliera di L’Altra VdA Carola Carpinello venerdì scorso.
«Aspetteremo l’approvazione del bilancio per concretizza l’atto». Aveva detto Carpinello durante la conferenza stampa convocata dalla consigliera regionale Daria Pulz (Adu).
La mozione ha raccolto però solo 10 delle 12 firme necessarie per essere presentata.
«L’annuncio in pompa magna è stato avventato».
Ha commentato così il consigliere di Casapound Lorenzo Aiello, che non ha lesinato frecciatine alla collega Carpinello.
«Non sarà facile raccogliere le firme mancanti e sarà altrettanto difficile trovare i voti in aula».
Rispondendo alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Fulvio Centoz ha poi aggiunto.
«Questa mozione non è una manovra di palazzo perché non ci sarà un ribaltone ma, se votata, si tornerà alle urne. Nessuno lo fa per assicurarsi una poltrona».
Dello stesso parere il consigliere Etienne Andrione che ha aggiunto.
«Questa mozione, nonostante manchino delle firme, resta sul tavolo. Le debolezze strutturali di questa maggioranza non possono essere sanate da qui alla fine della legislatura.
Inoltre le notizie emerse di possibili infiltrazioni mafiose gettano una ulteriore ombra sull’operato di questa maggioranza. Bisogna ridare voce ai cittadini».
Non una, ma più minoranze
«Non è corretto parlare di minoranza, ma di minoranze». Così il consigliere Paolo Fedi.
«Siamo gruppi eterogenei, ma siamo sempre stati critici nei confronti di questa minoranza.Tutti noi abbiamo sempre denunciato l’incapacità e l’inefficienza di questa giunta nel portarea termine il proprio operato».
La mozione è stata firmata anche dal consigliere Vincenzo Caminiti.
«Ho firmato convintamente perché è chiaro che questa maggioranza non ha i numeri per andare avanti.
Le votazioni per la presidenza hanno messo nero su bianco che 17 consiglieri sono contro questo sindaco.
Inoltre il clima di sospetto che si è venuto a creare non permette di lavorare serenamente».
La posizione di Carpinello
«Ho presentato la mozione perché sono stata sollecitata più volte a farlo». Risponde così la consigliera Carola Carpinello alle accuse di “aver fatto il passo più lungo della gamba”.
«Sono convinta che in fase di votazione del bilancio staneremo le persone che sono contro la maggioranza e riusciremo a raccogliere le firme mancanti».
Nella foto, da sinistra, Etienne Andrione, Paolo Fedi, Luca Lotto, Patrizia Pradelli, Vincenzo Caminiti, Alessandra Addario e Lorenzo Aiello.
(simona campo)