Corpo forestale VdA: Luca Dovigo è il nuovo comandante
In forza 128 occupati per una disponibilità di 153 posti in organico; confermato alla Protezione civile Pio Porretta
E’ Luca Dovigo il nuovo comandante del Corpo forestale della Valle d’Aosta, 128 posti occupati con una disponibilità in organico di 153 unità. Raccoglie il testimone da Luigi Pietro Bianchetti, nominato nell’ottobre del 2018 dalla giunta Spelgatti. Dovigo, che ha già ricoperto le medesime funzioni in passato, ha ricevuto la fiducia della Giunta nella mattinata di oggi.
Le altre nomine
Il Governo regionale ha inoltre deliberato gli altri incarichi fiduciari, rinnovando l’assunzione a tempo determinato di Pio Porretta quale Capo della Protezione civile e coordinatore del Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco; Dario Ceccarelli quale responsabile dell’Osservatorio economico e sociale; Sandra Bovo capo ufficio stampa e Marisa Gheller vice capo ufficio stampa. È stato inoltre assunto, a tempo, determinato, con incarico di addetto alle attività giornalistiche e di informazione Denis Falconieri, giornalista professionista.
Chi è Dovigo
Luca Dovigo, proveniente dalla Struttura investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale del Dipartimento agricoltura, possiede una formazione tecnica nel campo delle Scienze forestali e una grande esperienza che spazia dalla gestione delle attività legate alla forestazione, alla formazione, all’agricoltura fino alla gestione dei programmi cofinanziati con fondi europei, temi e settori di cui si è occupato nelle vesti sia di funzionario che di dirigente.
«Il Corpo forestale della Valle d’Aosta è un corpo tecnico con funzioni di polizia, che grazie alla sue professionalità e alla sua distribuzione territoriale, assolve importanti compiti per la tutela e la valorizzazione dei nostri ambienti» ha commentato l’assessore all’Ambiente Albert Chatrian.
Gli obiettivi
La necessità di valutare le modalità di sviluppo della vigilanza alimentare, a tutela delle eccellenze alimentari locali; la difesa dell’immagine turistica della nostra regione. Così come la ridefinizione della distribuzione territoriale delle stazioni forestali, sempre più in un ottica di prevenzione sui comportamenti potenzialmente dannosi. La valorizzazione della filiera del legno, la conciliazione tra la fauna e le attività antropiche.
(re.newsvda.it)