Autostrade, regionalizzazione per calmierare i prezzi
Oggi, lunedì 21 gennaio, la seconda commissione consigliare è stata impegnata nelle audizioni dei parlamentari valdostani e dei vertici della Rav e della Sav per risolvere il problema dei rincari dei pedaggi autostradali.
Regionalizzazione del tratto autostradale valdostano.
La regionalizzazione del tratto autostradale valdostano appare, al momento attuale, l’unica strada da percorrere per calmierare i prezzi dei pedaggi. E’ quanto emerso dopo le audizioni di questa mattina in merito alle lamentele degli utenti. Diversamente, ben poche possibilità di vedere un contenimento dei prezzi.
La voce dei parlamentari valdostani
Ad essere ascoltati dalla Seconda commissione consigliare sono stati, in un primo momento, l’onorevole Tripodi e il senatore Lanièce che hanno portato i pareri espressi da Roma e la disponibilità del governo per una soluzione del problema.
Il parere dei concessionari ![]()
Dopo di loro è stata la volta dei vertici delle società interessate, Rav e Sav. «Noi siamo chiamati a rispondere a un bilancio e siamo degli amministratori – spiega Paolo Vietti (Rav) -. Ci rendiamo perfettamente conto che i prezzi siano sensibilmente aumentati nel corso degli anni. Bisogna aggiungere, però, che si tratta di un servizio di ottima qualità. Chiunque può raggiungere il Monte Bianco in un’ora da Torino o in due da Milano. Questo non vuol dire che si possa intervenire però bisogna ben distinguere i ruoli, quello dell’amministratore e quello della proprietà. Sarà doveroso aprire un tavolo delle trattative per avere una soluzione politica. Certo è che una proprietà interamente pubblica permetterebbe di spalmare i costi e calmierare i prezzi».
Il punto del presidente della II commissione
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della seconda commissione, Pierluigi Marquis. «Abbiamo ascoltato i pareri e abbiamo avuto le risposte che ci attendavamo. L’onorevole Tripodi ci ha riferito della disponibilità del governo per permettere alla Regione di divenire socio unico, acquistando la quota privata dalla società autostrade. Questa strada è l’unica percorribile ma di questo ne eravamo già a conoscenza, tant’è che avevamo commissionato a Finaosta, nell’autunno scorso, uno studio di fattibilità. Regionalizzare il tratto autostradale permetterebbe una concessione più lunga in modo da poter spalmare i costi di realizzazione in più anni, con la conseguenza di poter applicare tariffe più economiche. Quindi, vista la normativa attuale, l’unica strada percorribile è quella di rendere l’autostrada di proprietà pubblica. L’azionista privato di maggioranza ha già dato la propria disponibilità a vendere il proprio pacchetto azionario. Anche il governo, dal canto suo, è a favore di questa operazione. Ora bisognerà sedersi ad un tavolo per cercare la soluzione migliore. E’ ovvio che bisognerò nominare un advisor e poi fare le scelte migliori.».
Mouv tuona
«Gli aumenti ce li teniamo». È il commento del Consigliere del MOUV’ Roberto Cognetta al termine della riunione della Seconda Commissione consiliare, riunita oggi, lunedì 21 gennaio 2019, per affrontare la tematica delle tariffe autostradali sulle tratte valdostane gestite dalle società Rav e Sav. «Malgrado l’articolato spot su quanto fatto dal Governo nazionale che la deputata Tripodi ha letto alla Commissione – riferisce il Consigliere Cognetta -, non abbiamo nessuna speranza di ridurre i pedaggi, a meno che la Regione o lo Stato non investano 18 milioni di euro l’anno per compensare gli ammortamenti e i mancati guadagni. Oppure si può evitare allungando gli anni di ammortamento, ma questo si può fare solo se la società è pubblica. Conviene alla Regione acquisire la maggioranza delle quote societarie? Per noi la risposta è assolutamente no, anche se qualcuno della maggioranza attuale continua a insistere in tal senso».
In foto: Paolo Vietti e Aldo Freppaz (Rav e Sav)
(christian evaspasiano)