Cena tra le stelle: la chef Tekuna Gachechiladze a Courmayeur
È la chef georgiana Tekuna Gachechiladze la protagonista della nuova edizione delle cene solidali volute da Courmayeur; l'incasso alla Disval
È la georgiana Tekuna Gachechiladze la chef protagonista della Cena tra le stelle di Courmayeur.
L’edizione 2019 delle cene solidali curati da importanti chef di livello mondiale quest’anno prende il nome di Cena tra le stelle – Courmayeur dome experience.
Cena tra le stelle – Courmayeur dome experience
L’esperienza che Courmayeur vuole offrire ai suoi ospiti è cenare in una cupola trasparente (riscaldata) al cospetto del Monte Bianco.
L’appuntamento è dal 13 al 16 febbraio con quattro cene esclusive da trentadue ospiti ciascuna, organizzate nel villaggio di Entrèves, immersi nella natura sotto il cielo stellato del Monte Bianco.
Gli ospiti raggiungeranno la speciale tavola allestita nella cupola in carrozza. Ad aspettarli troveranno la chef georgiana Tekuna Gachechiladze del Cafe Littera di Tiblisi.
La scelta della chef è stata dettata dal suo impegno nel valorizzare i frutti del suo territorio e la realtà rurale, che si sposa con il progetto food di Courmayeur “Lo Matsòn”, con gli stessi obiettivi: la valorizzazione dei produttori locali, a km 0 quindi a basso impatto ambientale e il recupero delle antiche tradizioni enogastronomiche, nonché di colture e allevamenti della Valle d’Aosta.
Il menù
Il menu proposto intende unire e mescolare due culture gastronomiche geograficamente lontane come quella georgiana e valdostana. Alcune delle ricette che chef Gachechiladze propone nel suo Cafe Littera saranno riproposte con ingredienti locali.
La chef
Una laurea in psicologia messa da parte 15 anni per buttarsi nel mondo della cucina e diplomarsi al Culinary institute di New York.
«Alla base del mio lavoro – spiega spessoTekuna Gachechiladze nelle interviste -c’è una doppia missione: recuperare le ricette dalle mille tradizioni che abbiamo perso, come quelle di origine mingreli, e importare da fuori ingredienti non più in uso come anche semplici carciofi, aglio selvatico o i funghi. Lavoro molto coi contadini. Spiego loro che anche la melanzana e il mais, due simboli della nostra identità commestibile, in realtà arrivarono un tempo dall’India o dalla Persia…».
Alla Disval l’incasso delle serate
L’incasso delle quattro cene, ognuna delle quali potrà ospitare trentadue persone suddivise in quattro tavoli da otto, verrà devoluto alla Disval, l’associazione valdostana disabili che opera in Valle D’Aosta per rendere lo sport accessibile a tutti e altri enti locali.
Il suggerimento era arrivato dal consigliere di maggioranza Alberto Vaglio che con una mozione (non ancora discussa) chiedeva, in realtà, la cancellazione dell’evento, o quanto meno di devolvere all’associazione di casa al palazzetto di Courmayeur, l’incasso.
Per info e prenotazioni: info@courmayeurmontblanc.it e +390165841612
(er.da.)