Rincaro autostrada, Confcommercio chiede un tavolo di confronto
L'associazione evidenzia la necessità di trovare soluzioni di introito più eque
Sul rincaro dell’autostrada del Monte Bianco interviene anche Confcommercio della Valle d’Aosta.
«Le amministrazioni, gli enti e le associazioni private a tutela di esercenti, imprese e consumatori devono schierarsi una volta per tutte. Ma anche la società civile. Unitariamente schieriamoci contro i puntuali rincari delle tariffe autostradali applicati in Valle dalle società di gestione Rav e Sav». E’ la presa di posizione di Graziano Dominidiato, presidente di Confcommercio VdA.
«Siamo apertamente contrariati e preoccupati – prosegue Dominidiato – per le oscure dinamiche che determinano rincari che ogni anno si applicano automaticamente, senza che i gestori si preoccupino di confrontarsi almeno con le rappresentanze dell’utenza».
Apertura di un tavolo
L’associazione chiede l’apertura di «un tavolo per cercare soluzioni». Evidenzia. «Sarebbe molto più corretto e trasparente se ministero dei Trasporti, Società traforo Monte Bianco-Sitmb, Anas insieme a Rav e Sav sedessero finalmente attorno a un tavolo per cercare soluzioni di introito più eque nel rispetto degli automobilisti residenti e delle realtà economiche, e sono tante, che in Valle d’Aosta vivono di commercio e di turismo».
Confcommercio suggerisce l’installazione di cartelli stradali ad alto impatto visivo che, a Pont-Saint-Martin per chi sale in Valle e all’uscita dei trafori per chi vi entra da Francia e Svizzera, indichino con chiarezza i costi della tratta per ogni casello di uscita.«Sarebbe anche indispensabile – afferma Dominidiato – frazionare i pagamenti delle diverse tratte (esempio Aosta Ovest, Morgex, Courmayeur sud) per facilitare turisti e viaggiatori». Così nella conclusione Confcommercio. «Si tratterebbe ovviamente di accorgimenti apprezzabili ma non risolutori del problema, che sta diventando realmente oneroso per la comunità valdostana».
(re.newsvda.t)