Rincaro autostrada, i sindaci della Valdigne: «La follia continua!»
I sindaci dei cinque comuni della Valdigne esprimono rammarico e contrarietà «all'ennesimo folle rincaro della A5 tra Aosta e il Traforo del Monte Bianco»
I sindaci della Valdigne contro l’ennesimo rincaro autostradale: «La follia continua!»
Sono compatti i sindaci dei cinque comuni della Valdigne. Stefano Miserocchi (Courmayeur), Riccardo Bieller (Pré-Saint-Didier), Mathieu Ferraris (La Thuile), Lorenzo Graziola (Morgex) e Lors Salice (La Salle) esprimono la loro contrarietà «all’ennesimo folle rincaro, del 6,23%, della tratta autostradale dell’A5 tra Aosta e il Traforo del Monte Bianco».
La presa di posizione dei sindaci
A un anno esatto dal precedente allarme lanciato dopo l’incremento della tariffa del 52,69% applicato dalla Rav per il 2018, gli amministratori tornano a farsi sentire.
Sindaci evidenziano una «situazione assurda, che continua a peggiorare, con orecchie sorde alle lamentele del territorio».
Nel comunicato sottolineano come «l’incremento della tariffa per l’anno in corso è da ritenere assolutamente inopportuno e dannoso per le comunità locali, per l’utenza, per tutto il sistema della Valdigne e non solo».
Gli amministratori evidenziano le loro forti preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza stradale per il conseguente e inevitabile incremento del traffico sulla Statale 26 -come già sta avvenendo in questi giorni. Inoltre sottolineano le «conseguenze dell’indotto economico» e «l’amarezza per la continua poca attenzione alle comunità locali e agli abitanti della Valle d’Aosta». In particolare, aggiungono i sindaci, «coloro che non sono in possesso del telepass, non possono continuamente essere vessati per un servizio fondamentale come la mobilità»
«E ancora – si legge nel comunicato -, tale aumento penalizza, in un periodo economico già difficile per le famiglie, il traffico commerciale e turistico diretto verso la Valdigne». Pur apprezzando lo sforzo per il mantenimento delle agevolazioni riconfermate per l’anno in corso da Rav, i sindaci evidenziano come «il tratto dell’Alta Valle rimanga uno dei più cari d’Italia, confermando un triste primato».
La protesta non si ferma
Gli amministratori locali annunciano di voler continuare a portare avanti «in tutte le sedi istituzionali e politiche queste criticità per dare voce ai problemi della Valdigne e trovare soluzioni rispettose e sostenibili per l’intera comunità e per il sistema valdostano».
(re.newsvda.it)