«La Donna dell’anno», pubblicato il bando della 21esima edizione
Le candidature dovranno pervenire entro venerdì 15 febbraio 2019
Premio internazionale «La Donna dell’anno»
La 21esima edizione del premio «La Donna dell’anno» ha mosso i suoi primi passi con la pubblicazione del bando di partecipazione. Questa edizione è dedicata alle «donne resilienti», vale a dire coloro che possiedono la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà in maniera positiva. Anche questa edizione è promossa dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta, in collaborazione con il Soroptimist Internationale Club della Valle d’Aosta e con il brand Donna moderna in qualità di media partner. Il premio, in questa edizione, ha come scopo la valorizzazione delle donne resilienti. Sono posti al centro dell’attenzione la «dinamica positiva, la capacità di andare avanti, la volontà di ricostruire un nuovo percosrso di vita».
Emily Rini, presidente del Consiglio, esalta i valori della resilienza. «Proporre il tema della resilienza significa lanciare un messaggio di speranza. La resilienza non è un sinonimo di essere invincibili o infallibili, piuttosto connota il saper riscoprire la forza per fronteggiare e superare una situazione particolarmente stressante, di dolore e di instabilità».
Le candidature
Le candidature dovranno pervenire entro venerdì 15 febbraio 2019 e potranno essere presentate dai componenti di tutte le Assemblee legislative regionali, nazionali e internazionali. A queste si aggiungono le candidature espresse dai Soroptimist international, dalle associazioni femminili di stampa, dalle Ong, dalle Onlus. Non sono ammesse, invece, le candidature di donne già premiate nelle precedenti edizioni. La scheda di candidatura è scaricabile dal sito internet del Consiglio regionale.
La 20esima edizione
Il premio «La Donna dell’anno 2018» è stato assegnato lo scorso 14 marzo a Saint-Vincent. Ad aggiudicarsi il premio sono state tre donne straordinarie: Isoke Aikpitanyi, Waris Dirie e Margarita Meira. Le loro storie toccanti parlano di sofferenze, tali da non aver consentito loro una scelta. E’ stato corso il rischio di stilare una sorta di graduatoria del dolore cui sono state sottoposte. Per questo motivo il premio è stato assegnato ex aequo.