Monte Bianco: approvata la candidatura a patrimonio Unesco
Via libera dalla Conferenza Transfrontaliera del Monte Bianco alla candidatura del Massiccio del Monte Bianco come «Paesaggio culturale»
Monte Bianco candidato all’iscrizione al patrimonio mondiale dell’Unesco come paesaggio culturale. E’ quanto ha sancito la Conferenza Transfrontaliera del Monte Bianco riunitasi oggi, martedì 11 dicembre, A Martigny. Alla riunione ha partecipato quale rappresentante della Valle d’Aosta, il neo-eletto assessore all’ambiente Albert Chatrian. Alla luce dei risultati del lavoro svolto dagli esperti, la conferenza ha optato per la classificazione quale Paesaggio culturale nel patrimonio mondiale dell’Unesco. La decisione poggia sul legame della montagna all’alpinismo e al suo sviluppo, ai rifugi di montagna, allo sviluppo delle scienze naturali e alla ricerca scientifica.
Il commento dell’assessore
Così l’assessore Chatrian: «la candidatura nell’ambito del panorama culturale sembra la più appropriata per affrontare le sfide del nostro territorio. Inoltre è chiaro l’obiettivo finale di garantire un ambiente di vita migliore per i montanari. Deve consentirci di proiettarci nel futuro e rafforzare il forte legame esistente tra l’ambiente naturale e l’uomo che vive nelle sue valli».
Il sindaco di Courmayeur
«Sono soddisfatto della candidatura del massiccio del Monte Bianco in quanto ”Paysage culturel». Commenta il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi. Prosegue: «è una tappa importante che valorizza al tempo stesso il territorio, il patrimonio culturale e sociale e le popolazioni che vivono ai piedi del Massiccio. E’ una scelta corale che giunge nella Giornata Internazionale della montagna e che rinsalda i legami tra le tre regioni confinanti».
La candidatura
La candidatura, che coinvolge Italia, Francia e Svizzera, è stata stata lanciata nell’ottobre del 2017 a Chamonix dai rappresentanti dei diversi enti locali coinvolti. Erano presenti anche i delegati dei ministeri dell’Ambiente dei tre Paesi, riuniti in una conferenza transfrontaliera. Il primo passo per il riconoscimento internazionale è del lontano 2000 da parte francese, raccolto poi dall’Italia otto anni dopo. L’obiettivo è l’iscrizione nel 2022. Un marchio che indubbiamente porterebbe a una maggiore tutela di tutto il patrimonio ambientale del massiccio del Monte Bianco e nel contempo sviluppare ancora di più il turismo e l’imprenditoria locale legato a un approccio green.
(re.news.vda.it)