Nuovo direttivo Savt Scuola: Alessia Démé riconfermata segreteria
Il Savt Scuola ha rinnovato il comitato direttivo durante il XVIII congresso che si è tenuto venerdì 23 novembre al Centre d’études “Abbé Trèves” di Émarèse.
Una quarantina i delegati intervenuti, tra insegnanti ed educatori dei vari ordini di istruzione, che hanno approvato all’unanimità una mozione finale ed eletto i 21 componenti il direttivo.
Alessia Démé la più votata
Il più votato è risultata la segretaria uscente Alessia Démé (35 voti su 38 votanti), la quale ha annunciato la propria disponibilità a proseguire il mandato per il prossimo quinquennio. Questi gli altri eletti: Elena Baccianella, Alessia Démé, Elena Garda, Loris Orantelli per la scuola dell’infanzia; Cristina Amato, Sabrina Borre, Roberto Chatillard, Elodie Clos, Nathalie Clos, Simon Jeantet, Lidia Milliery e Vilma Villot per la scuola primaria; i professori Michela Ceccarelli, Daniele De Giorgis, Anna Jans, Daniela Piassot e Carla Pramotton per la scuola secondaria di primo grado; Elena Corniolo, Diego Salto, Giorgia Sordi e Mauro Yoccoz per la scuola secondaria di secondo grado.
Alla relazione della segretaria di categoria Alessia Démé ha fatto seguito l’intervento della presidente del Congresso Laura Grivon, incentrato sulla figura dell’Abbé Joseph-Marie Trèves, e un ampio dibattito dei delegati, cui ha preso parte anche il prof. Mario Trèves con una toccante testimonianza. Al Congresso hanno portato i saluti anche i consiglieri regionali Chantal Certan, Jean-Claude Daudry e Joël Farcoz, nonché l’Assessore all’Istruzione, Paolo Sammaritani.
La mozione
Il Savt:
- ribadisce il valore della confederalità sindacale e della confederalità al proprio interno tra le varie categorie di lavoratori e riconosce come uno dei valori fondanti del SAVT la solidarietà;
- riconosce la scuola come fondamentale per l’intera comunità e si propone di adoperarsi per salvaguardare l’apertura dei plessi sul territorio;
- chiede con urgenza un potenziamento degli organici per far fronte anche alla mancata sostituzione dei docenti assenti;
- riconosce il valore del bilinguismo e del plurilinguismo e si adopera per la difesa delle lingue comprese le cosiddette minoritarie;
- conferma il proprio impegno nella Plateforme des Syndicats des Nations sans État che si oppone alle barriere anche fisiche, quali i muri, che diversi Stati dell’Unione Europea erigono per risolvere il problema dell’immigrazione, poiché tali iniziative costituiscono un’inaccettabile violazione dei diritti fondamentali dell’uomo;
- prende atto con preoccupazione che il tasso di dispersione scolastica in Valle d’Aosta permane molto elevato e ritiene perciò indispensabile che vengano attuate politiche per conseguire l’inclusione scolastica e sociale dei giovani;
- auspica che nelle istituzioni scolastiche venga introdotta la figura del coordinatore didattico per poter porre al centro il processo educativo-didattico in modo più condiviso e partecipato;
- ritiene fondamentale la creazione di una rete tra le istituzioni scolastiche così da non duplicare gli indirizzi scolastici sul territorio e, nel contempo, non accentrare tutte le scuole secondarie di secondo grado nel capoluogo regionale;
- chiede di mantenere l’offerta didattica musicale in Valle d’Aosta, attualmente diffusa e capillare oltre che di qualità, riconoscendo al Conservatoire il suo ruolo di centro di erogazione dell’alta formazione artistica e musicale;
- si impegna a supportare i precari nel loro faticoso percorso per il raggiungimento dell’agognato posto a ruolo, mediante azioni di politica sindacale ed insieme di consulenza, di ascolto, di dialogo e l’attivazione di corsi di formazione;
- supporta le scuole secondarie paritarie di primo e di secondo grado, affinché ottengano un piano di percorsi abilitanti in soprannumero rispetto alla scuola pubblica, in modo da non creare concorrenza con quest’ultima, ma da poter avere personale abilitato, che attualmente è insufficiente a causa della mancata attivazione di detti percorsi;
- si impegna a diffondere la cultura della previdenza complementare negoziale (FONDEMAIN) soprattutto tra i giovani, che sono i lavoratori su cui maggiormente graverà la fragilità del nostro sistema pensionistico;
- riconosce il valore dell’insegnamento della Cittadinanza e Costituzione, della Civilisation valdôtaine, dell’Educazione alla legalità e si attiva per quanto di sua competenza per la loro promozione;
- si propone di sensibilizzare i propri iscritti ai valori della parità di genere, delle pari opportunità per tutti e a diffondere la cultura della non violenza;
- si adopera per l’inclusione scolastica e sociale degli alunni diversamente abili e si impegna affinché possano avere al loro fianco insegnanti specializzati ed adeguatamente preparati;
- riconosce e valorizza la figura professionale degli educatori in dialogo costante e collaborativo con gli insegnanti di classe;
- riconosce il carico di lavoro a cui sono sottoposti i dirigenti scolastici e chiede per essi pari retribuzione rispetto a quelle dei corrispettivi dirigenti nel resto della pubblica amministrazione;
- prende atto della difficoltà per mancanza di personale in cui versano attualmente le segreterie scolastiche e si impegna a comunicare tale criticità ai tavoli competenti;
- sostiene che gli interventi sull’edilizia scolastica siano prioritari e che la scelta di non abbandonare il centro del capoluogo regionale sia la carta vincente perché la scuola fa vivere la comunità.
(re.newsvda.it)