Anzio, uomo muore in giardino: nella casa trovati moglie e quattro figli in grave situazione di degrado. Erano residenti a Fénis
Donna denuncia la scomparsa del marito, la polizia locale lo trova morto in giardino e scopre una grave situazione di degrado, dove le vittime principali sono quattro bambini. E’ successo sabato 17 ad Anzio, in provincia di Roma. Tristi protagonisti della vicenda una famiglia residente a Fénis, «ma che non abitava più nel nostro comune da alcuni anni – specifica il vice sindaco, Fabio Cerise», che era domiciliata da qualche tempo nella cittadina in provincia di Roma. La notizia è stata riportata da Tv e quotidiani nazionali.
Storia di povertà e degrado quella di questa famiglia composta da un uomo 69enne, dalla moglie 35enne e da quattro figlie tutte piccole. Anzio, dove i vigili urbani sono intervenuti dopo che una donna aveva segnalato la scomparsa del marito. Al loro arrivo gli agenti, oltre a rinvenire l’uomo senza vita nel giardino dell’abitazione, probabilmente a causa di un malore, hanno trovato i quattro figli della coppia, tutti tra i 7 e i 9 anni, costretti a vivere tra rifiuti, escrementi e sporcizia. La coppia era domiciliata in un appartamento in affitto a Lavinio.
L’uomo, un ex operaio della Fiat, due giorni prima era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso per difficoltà respiratorie, ma aveva rifiutato il ricovero. Degrado nell’abitazione
La moglie, non vedendo rincasare il marito, ha chiesto l’intervento della polizia locale. Gli agenti, giunti sul posto, hanno rinvenuto il corpo dell’uomo senza vita nel giardino di casa, accasciato su un tavolino. Il 69enne sarebbe deceduto per cause naturali. A quel punto i vigili urbani sono entrati in casa scoprendo la tragica situazione di degrado. Nell’appartamento, trasformato in discarica, c’erano anche i quattro figli, tutti nati tra il 2009 e il 2011, costretti a vivere in stanza sudicie, con rifiuti sparsi ovunque in locali nauseabondi. L
a precedente sanzione per rifiuti nel giardino
Qualche mese fa la polizia locale aveva ricevuto una segnalazione dai vicini che si lamentavano della presenza di immondizia nel giardino del villino. La polizia locale, giunta sul posto, aveva constatato la presenza dei rifiuti sanzionando la coppia. I vigili urbani non potevano però immaginare che quanto visto in giardino rispecchiasse quanto poi rinvenuto all’interno dell’abitazione.
L’intervento dei servizi sociali
Immediato a questo punto è stato l’intervento dei servizi sociali e la decisione congiunta di procedere all’affidamento dei quattro bambini a strutture esterne. La madre, di 35 anni, è apparsa anche lei vittima di una vita di stenti, condotta in una abitazione in stato di abbandono. Durante il sopralluogo, il dirigente della polizia locale, il dottor Sergio Ierace, ha comunicato al Tribunale dei minori di Roma la necessità di procedere all’allontanamento dalla casa di famiglia dei minori in questione, mentre i servizi sociali hanno ricercato strutture idonee alla loro accoglienza. I piccoli sono stati visitati e, seppure in buono stato di salute, apparivano denutriti, sudici e con diversi piccoli problemi cutanei dovuti proprio a una vita condotta in luoghi insalubri.
La residenza a Fénis
Come sottolinea il vice sindaco Fabio Cerise, la coppia con i bambini, tutti italiani, anni fa abitava «ai margini del paese ed era seguita dai servizi sociali». I bambini frequentavano la scuola del paese. Da tempo avevano lasciato la Valle d’Aosta, forse anche perché preoccupati di un possibile allontanamento dalla famiglia dei piccoli.
(re.newsvda.it)