Bankitalia: in Valle d’Aosta continua la ripresa economica
Diffusi i dati dell'aggiornamento congiunturale; sorridono industria e turismo, ancora male le costruzioni
Un moderato ottimismo, tradotto in «una ripresa economica», pur con qualche «lieve calo» in alcuni settori, che si spera sia un «dato transitorio». È riassunta nelle parole della direttrice della filiale di Aosta, Angelica Pagliarulo, la situazione dell’economia valdostana, rappresentata nell’aggiornamento congiunturale di Bankitalia, presentato giovedì.
Primo semestre 2018 positivo
Nel documento redatto da Roberto Cullino, Luciana Aimone Gigio, Silvia Camussi, Alessandro Cavallero, Cristina Fabrizi, Giovanna Giuliani, Anna Laura Man-cini, Andrea Orame, Giulio Papini, emerge come nella prima parte del 2018 «è proseguita la ripresa dell’economia valdostana», trainata da un aumento dell’attività produttiva nell’industria «grazie all’impulso positivo proveniente dalla domanda estera (rallentata però negli ultimi mesi, pur registrando un aumento delle esportazioni del 12.3% ndr.)».
Sorridono le esportazioni, che parlano di un +12.3%, regalato dall’ulteriore crescita del metallo (60% totale), ma anche della vendita di macchinari, prodotti alimentari e autovetture a residenti all’estero.
Turismo: calano gli italia, rispondono gli stranieri
In materia di turismo, la relazione della Banca d’Italia denota un «andamento favorevole», con un terzo degli operatori a segnalare «un aumento del fatturato», grazie a un’attività «rimasta su livelli storicamente elevati».
Nei primi otto mesi del 2018, infatti, i pernottamenti sono leggermente calati (-1.1%) rispetto all’eccezionale 2017, con il calo dei turisti italiani che ha visto l’ulteriore aumento degli stranieri.
Stabile la durata media dei soggiorni (poco più di 3 giorni), si registra invece un calo (-0.9%) dei passaggi autostradali, con la mancanza dei mezzi leggeri tamponata dall’aumento di quelli pesanti.
Commercio: chiudono negozi al dettaglio
Una nota negativa si registra nel terziario, dove sono diminuite le imprese attive, trascinate in basso dalla chiusura di negozi al dettaglio; reggono, invece, attività ricettive e di ristorazione.
Costruzioni in sofferenza
Ancora in sofferenza, invece, il settore delle costruzioni, vista la «perdurante debolezza della domanda pubblica e privata». In base al sondaggio condotto da Banca d’Italia, infatti, è ancora aumentata la quota di operatori che prevedono un calo di produzione complessivo nel 2018.
Nota dolente? Il perdurare delle «difficoltà collegate ai ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione».
Settore immobiliare in calo
Discorso simile può essere fatto per il mercato immobiliare, dove le «compravendite di abitazioni sono tornate a calare». Nel primo semestre, infatti, le compravendite sono diminuite del 5.4%, che diventa –20.8% ad Aosta; le quotazioni, però, sono in crescita.
Aumenta l’occupazione
Buone notizie, invece, arrivano dall’occupazione, che dopo il recupero della seconda parte del 2017, è proseguita a inizio 2018 (+1.6%), con industria e turismo a trainare e mondo delle costruzioni a costituire ancora l’anello debole, con un calo seppur di «minore intensità».
L’aumento è legato, soprattutto, all’influenza di contratti e tempo determinato e in somministrazione, mentre la disoccupazione è calata al 6.9% «nonostante l’aumento dell’offerta di lavoro».
Il tasso di occupazione parla così del 68%, mentre quello di attività si attesa sul 73.1%.
Credito: meno crediti deteriorati
Per quanto concerne il credito, invece, si registra un aumento elevato dei prestiti ai residenti in Valle (soprattutto alle imprese -+11.4%-, ma anche alle famiglie, pur con un lieve calo), con la qualità del credito a trarre beneficio dalla «congiuntura favorevole».
Diminuisce così ancora del 7% l’incidenza dello stock dei prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti bancari.
Il trend positivo si registra anche sui depositi bancari (+8.1%), sostenuti dalla «dinamica di quelli delle aziende», mentre cala il «valore di mercato» dei titoli depositati da famiglie e aziende.
Mutui in calo, ma anche i tassi
In materia di mutui, i nuovi tornano a calare dopo quattro anni di crescita, con la diminuzione che va a colpire anche le operazioni di surroga o sostituzione, mentre il tasso di interesse medio è ulteriormente migliorato, calando fino al 2.1%.
(alessandro bianchet)