Consiglio Valle: stipendi troppo alti, Impegno Civico propone il taglio
Stipendi troppo alti in Consiglio Valle, Impegno Civico propone il taglio.
Si chiama “sobrietà” la proposta di legge per ridurre l’indennità di carica dei consiglieri regionali che il gruppo di Impegno civico presenterà nella prossima riunione della I Commissione consiliare regionale, in calendario per giovedì 15 novembre.
«È l’occasione per il Consiglio regionale della Valle d’Aosta – si legge in una lettera ai giornali inviata dalla consigliera regionale Chiara Minelli – di dimostrare che è in grado di intercettare la domanda di cambiamento e di equità che viene dai cittadini».
La proposta di legge era stata messa fra i dieci punti prioritari discussi durante le consultazioni del giugno scorso, ai fini della costituzione della maggioranza di governo, e verrà presentata anche negli incontri attualmente in corso con le altre forze politiche per il tentativo di formare il nuovo governo.
La constatazione
La proposta di legge parte da una constatazione: «Gli stipendi dei Consiglieri, e ancor più quelli di Assessori e Presidenti della Regione e del Consiglio, sono, oggi, troppo elevati» e risponderebbe ai principi «di sobrietà e di equità che possano permettere ai cittadini di credere nella funzione di servizio delle persone che ricoprono cariche pubbliche».
Una legge dunque «vincolante e uguale per tutti e non soltanto un’opzione morale, come quella adottata dal Movimento 5 Stelle».
La proposta
La proposta di legge garantirebbe «un forte risparmio di denaro pubblico, visto che riguarderebbe tutti i 35 consiglieri e non una esigua minoranza».
Fra i punti individuati l’abolizione della cosiddetta “diaria”, il cui importo è pari a 2.686 euro netti, «uguale per tutti e senza alcun rapporto con le spese effettivamente sostenute per l’esercizio del mandato».
I consiglieri di Impegno civico chiedono inoltre la rimodulazione della indennità di carica dei consiglieri; la diminuzione delle indennità per il presidente della giunta, per il presidente del Consiglio regionale e per gli assessori; l’abolizione delle indennità di funzione; l’abolizione del contributo ai gruppi consiliari «che è stato oggetto in passato di indagini della magistratura e di pesanti procedimenti giudiziari».
Che cosa cambierebbe
Se la proposta di legge “sobrietà” fosse approvata, i consiglieri regionali percepirebbero uno stipendio netto di circa 4.000 euro. Al presidente della Regione, «in ragione delle sue responsabilità», verrebbe riconosciuta, oltre all’indennità di carica, una indennità di funzione lorda di 3.500 euro. Al presidente del Consiglio «ora retribuito quasi quanto il presidente della Giunta, a fronte di minori responsabilità» e agli assessori 2.500 euro lordi. Nessuna indennità di funzione sarebbe invece prevista per i membri dell’Ufficio di presidenza e per i presidenti di Commissione.
La riduzione di Impegno Civico
Attualmente i consiglieri del gruppo hanno rinunciato, dall’inizio della legislatura, al contributo riservato ai gruppi consiliari e devolve il 10% dell’indennità di carica al fondo per la povertà gestito dal Consiglio regionale e ogni consigliere versa mensilmente 1.500 euro a Impegno civico «il nostro stipendio attuale è già sostanzialmente uguale a quello che percepiremmo se la proposta di legge fosse approvata».
(simona campo)