Influenza, via alla campagna di vaccinazione
Influenza, via alla campagna di vaccinazione.
Parte infatti oggi, lunedì 12 novembre, la campagna di vaccinazione antinfluenzale, che è stata presentata in una conferenza stampa all’ospedale Parini di Aosta. Vaccinazione che, come evidenziato dal direttore del Distretto e presidente dell’Ordine dei medici VdA, Roberto Rosset «resta il più importante sistema di prevenzione».
Alcune precauzioni
Rosset ha ricordato che «al fine di proteggere se stessi e gli altri, è utile lavarsi le mani più volte al giorno. Inoltre, il posto migliore per curarsi dall’influenza è il proprio domicilio». Secondo il presidente dell’Ordine è meglio non recarsi subito in ospedale, per evitare rischi per l’individuo e per i degenti.
Picco durante le festività natalizie
Riguardo all’inquadramento temporale della campagna, la direttrice SC igiene e sanità pubblica, Marina Verardo ha spiegato che le epidemie si manifestano solitamente vicino alle festività natalizie: «Il periodo necessario affinché un vaccino sia efficace è di 15 giorni dalla somministrazione, quindi questo è il momento migliore».
Verardo ha poi spiegato che esistono due tipi di virus influenzali, il ceppo A e il ceppo B; entrambi i ceppi presentano due sottocategorie. È quindi possibile procedere con una vaccinazione quadrivalente, oppure una trivalente (copre solamente un sottogruppo del ceppo B).
Il commissario Pescarmona si vaccina
Secondo il commissario dell’Ausl VdA, Angelo Pescarmona, che si è vaccinato proprio in questa occasione, «la campagna serve per calmierare la diffusione dell’epidemia e per evitare i rischi legati alle complicanze». Quindi è importante che «soprattutto i dipendenti e gli operatori che erogano servizi essenziali alla popolazione aderiscano alla campagna», ha aggiunto Pescarmona.
Vaccino: per chi?
Passando ai soggetti per cui è raccomandata e offerta gratuitamente la vaccinazione, il direttore del Dipartimento di prevenzione, Maurizio Castelli ha ricordato che i soggetti a che si dovrebbero vaccinare sono: quelli di età pari o superiore ai 65 anni; quelli dai 6 mesi ai 65 anni affetti da patologie come quelle renali, dell’apparato cardiocircolatorio; donne al secondo o al terzo mese di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti ad alto rischio (medici e personale sanitario, familiari e soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse).
Vaccino per i donatori di sangue
«La novità di quest’anno – ha aggiunto Castelli -, riguarda l’inserimento in questa categoria dei donatori di sangue».
Valle d’Aosta sotto la media nazionale
In Valle d’Aosta la copertura vaccinale si aggira intorno al 44%, a fronte di una media nazionale del 50% e di un obiettivo minimale stabilito al 75%.
Le vaccinazioni si effettuano negli studi dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta e nei poliambulatori e consultori dei distretti.
(fe.do.)