Lavoro: contratto rinnovato per 5 mila dipendenti
Accolto positivamente dai sindacati, il rinnovo lascia irrisolte alcune criticità che dovranno essere affrontate già nella prossima stagione contrattuale 2019/2021.
Lavoro: sblocco del contratto per circa 5 mila lavoratori dipendenti del comparto unico regionale.
Dopo 10 anni di blocco contrattuale – l’ultimo rinnovo della parte economica risale al maggio 2008 – è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo contrattuale per il triennio economico e normativo 2016/2018 che coinvolge tutti i dipendenti del comparto unico regionale.
Oggi, venerdì 9 novembre – su proposta della Presidente della Regione Nicoletta Spelgatti e dell’assessore alle Finanze Stefano Aggravi – la Giunta regionale ha modificato il documento tecnico che accompagna il bilancio finanziario gestionale per il triennio 2018/2020, in applicazione all’accordo per il rinnovo del triennio 2016/2018.
Entro 60 giorni, gli enti del comparto dovranno predisporre gli atti necessari per rendere effettivi gli aumenti economici e gli arretrati dovuti al primo gennaio 2018.
Il commento politico
«Non possiamo che dichiararci soddisfatti per il superamento di una situazione che, dopo la crisi economica iniziata nel 2008, aveva imposto una misura di blocco contrattuale penalizzante per tutto il sistema paese – hanno commentato la Presidente Nicoletta Spelgatti e l’assessore Stefano Aggravi -.
L’auspicio è che questo accordo possa segnare l’inizio di una ripresa robusta e stabile, garantendo un rilancio dei consumi per un miglioramento dell’intera economia».
Il commento dei sindacati
«Un percorso lungo e articolato, non privo di tensioni e distinzioni, chiuso responsabilmente da tutte le organizzazioni sindacali – scrivono in una nota Fp Cgil, Cisl FP, Uil Fpl, Savt FP e Fialp Sivder -. Un contratto collettivo significativamente corrispondente alle istanze e alle aspettative dei lavoratori, rafforzato da una dichiarazione a verbale congiunta, con la quale i sottoscrittori rivendicano la soluzione delle istanze ancora irrisolte relative ad alcune specificità, tematiche da affrontare nella prossima stagione contrattuale 2019/2021».
Secondo i sindacati, l’obiettivo è il buon funzionamento della macchina amministrativa regionale, anche nell’ottica di accogliere i legittimi diritti dei lavoratori, per un patto sociale che sia il più condivisibile possibile.
L’accordo
L’accordo prevede aumenti della retribuzione fissa e delle indennità calcolati coerentemente con l’accordo sindacati/Governo del 30 novembre 2016.
Adempiendo ai contenuti della direttiva 1/2018, si è proceduto a un primo allineamento dell’età pensionabile per i dipendenti del Corpo Forestale Valdostano e dell’indennità di rischio per i dipendenti del corpo valdostano dei Vigili del Fuoco, con gli importi previsti a livello nazionale.
Nel rispetto della direttiva, è stato introdotto il welfare integrativo, che prevede l’istituzione di un apposito fondo il cui finanziamento sarà garantito per un costo di 10 euro mensili per dodici mensilità per ogni dipendente in forza, assunto a tempo determinato.
A decorrere dal primo ottobre scorso, l’Accordo istituisce la nuova posizione B2S per il profilo professionale di operatore socio-sanitario.
Sono state anche adeguate alcune norme in materia di telelavoro, inserita una nuova disciplina sul lavoro agile, inserito l’istituto delle ferie e dei riposi solidali e la revisione del sistema delle relazioni sindacali.
Nella foto, palazzo regionale.
(re.newsvda.it)