Saint-Pierre, con Métiers au Bourg in volo tra i castelli
Sabato 20 ottobre seconda edizione della manifestazione che coinvolge artigiani, produttori e commercianti; per l'occasione apertura del portone del "Castello alto"
Saint-Pierre chiude il borgo alle auto, apre le botteghe artigiane e spalanca il portone del “Castello alto” per Métiers au Bourg.
Per la seconda edizione, sabato 20 ottobre, il Comune ha voluto fare le cose in grande coinvolgendo Confcommercio per una giornata di festa e attività.
«Abbiamo sempre creduto in questo tipo di iniziative – ha sottolineato Giuseppe Sagaria vice presidente vicario di Confcommercio Valle d’Aosta -, per questo quando l’amministrazione ce lo ha proposto abbiamo accettato volentieri. Confcommercio non è solo commercio ma anche, e soprattutto, turismo, come in questo caso».
Un tipo di turismo particolare, come ha precisato il vice sindaco di Saint-Pierre, Ermanno Bonomi, «un turismo interno, per far conoscere anche agli abitanti aspetti e siti del paese che non conoscevano».
Il programma
Saint-Pierre au Bourg aprirà i battenti dalle 10 del mattino fino alle 20. Il borgo sarà chiuso alle auto e invaso da un centinaio di stand di commercianti, produttori di Coldiretti e Campagna Amica, artigiani che proporranno i loro prodotti, dimostrazioni dal vivo e, in alcuni casi, daranno la possibilità di cimentarsi con legno e scalpello.
«Il fil rouge di questa edizione è “Saint-Pierre come non l’hai mai vista!” – dice Bonomi – per questo sarà possibile scoprire il paese a piedi, accompagnati dalle guide turistiche di DidaCulture, messe gentilmente a disposizione dalla guida e consigliera comunale di minoranza, Cinzia Joris, a bordo di carrozze trainate da cavalli o di una mongolfiera che offrirà uno scorcio del tutto suggestivo e una prospettiva inedita dei due castelli e del borgo dall’alto. Per l’occasione apriremo straordinariamente il portone del Castello di Saint-Pierre, chiuso da tempo, per raccontare come diventerà e cosa sarà il nuovo Museo di Scienze naturali».
Non mancheranno le animazioni per bambini e la musica, a cura di Confcommercio, oltre allo street food rigorosamente valdostano. «Vorremmo che, viste le condizioni meteo che si annunciano buone, si creasse un grande pic nic diffuso e che per un giorno il borgo diventasse un’unica grande piazza».
L’obiettivo principale della manifestazione ricorda il vice sindaco è «sfatare questa idea che Saint-Pierre sia solo un paese dormitorio. Saint-Pierre è un vero e proprio borgo attivo dotato di tutti i servizi e crediamo che questa iniziativa possa diventare un punto di riferimento per tutti in un periodo fuori stagione».
I punti di interesse
Sono otto i punti di interesse raccolti in un pieghevole che si potranno visitare sabato o in altre occasioni in maniera autonoma.
1 – Il “Castello alto” o Castello di Saint-Pierre, del XII secolo, che ospiterà, con la fine dei lavori di restauro e riallestimento, il Museo regionale di Scienze Naturali;
2 – Il Castello Sarriod de la Tour, dell’XI secolo, che recentemente ha inaugurato il nuovo percorso museale
3 – Il sito pluristratitificato del Sarriod de la Tour con reperti risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro
4 – I ritrovamenti in località Ordines, ai piedi della collina di Châtelet, che risalgono alla fine del Neolitico
5 – La chiesa parrocchiale del 1871
6 – L’insediamento rustico romano (II-III secolo d.C.) di Vetan
7 – L’accampamento mesolitico del Mont Fallère
8 – Il Priorato
(erika david)