Celva: “La partecipazione alle definizioni delle politiche nazionali e l’assicurazione delle risorse”
Questi sono gli obiettivi che i rappresentanti degli enti locali valdostani hanno presentato agli Stati generali della montagna, promossi a Roma a livello ministeriale
La Partecipazione alla definizione delle politiche nazionali della montagna e l’assicurazione delle risorse necessarie per lo svolgimento dei servizi essenziali. Questi sono gli obiettivi che i rappresentanti degli enti locali valdostani hanno presentato agli Stati generali della montagna, promossi a Roma dalla ministra per gli Affari regionali e autonomie, Erika Stefani.
Prendere parte a nuovi tavoli tematici
La delegazione era composta da Franco Manes, presidente del Celva, e Joel Créton, coordinatore regionale dei Presidenti delle Unités des Communes, che hanno dato la disponibilità “a prendere parte ai nuovi tavoli tematici permanenti su governance della montagna, nuove frontiere del turismo, agricoltura e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, gestione forestale e filiera del legno, innovazione sostenibile, fiscalità e premialità di montagna, cultura e scienza della montagna, sport e sicurezza, servizi e infrastrutture, territorio e la biosfera della montagna, economia circolare e servizi eco-sistemici, strategie macro-regionali e sulla nuova programmazione comunitaria”.
Coordinamento tra governo, regioni e enti locali
“È importante che Anci ed Uncem – osserva Manes – si siano candidati a coordinare alcuni tavoli tematici strategici per il futuro della montagna. E, nello specifico, è opportuno non parlare solo di spese di investimento: per far funzionare i nostri territori dobbiamo garantire le spese correnti, indispensabili per il mantenimento dei servizi. Dobbiamo agire con azioni di sussidiarietà tra i vari territori, anche con un coordinamento tra governo, regioni e enti locali”. A tal proposito “è indispensabile sviluppare una strategia concertata ed organica per le aree interne, come amministratori di montagna abbiamo bisogno di concretezza e di condividere con il legislatore delle priorità, come una fiscalità agevolata e la nuova programmazione comunitaria“