Champorcher: Alice Chanoux nuovo sindaco, ma senza giuramento
Le contestazioni della minoranza sulla presunta mancata osservanza del regolamento e della legge regionale 54/98 fanno slittare l'elezione del sindaco e del vice, della squadra di governo, il giuramento, gli indirizzi di governo e la determina delle indennità.
Alice Chanoux, classe 1991, operaia, già vice sindaco è il nuovo sindaco di Champorcher – il più giovane della nostra regione – dopo le dimissioni di Alessandro Augusto Glarey, nell’aria sin dal consiglio di fine luglio e formalizzate il primo ottobre scorso.
L’avventura della giovane alla guida del Comune comincia però in salita e ufficialmente, Alice Chanoux è ancora il vice sindaco di Champorcher.
Non c’è stato infatti il rituale giuramento così come non c’è stata la presentazione e elezione degli assessori che la affiancheranno, né la presentazione degli indirizzi di governo e la rideterminazione delle indennità di funzione degli amministratori; tutto rinviato al prossimo consiglio che, pena il commissariamento, dovrà essere convocato entro il 30 ottobre prossimo.
La minoranza ha sollevato due osservazioni, contestando la violazione della legge regionale 54/98 (Sistema delle autonomie, elezioni e amministratori) e del regolamento comunale: secondo quanto spiegato dalla consigliera Miriam Savin del gruppo X Tsampourtsì infatti, nella proposta di delibera agli atti, consultata martedì, non sarebbero stati indicati i nomi degli assessori scelti per la squadra di governo e inoltre, il documento che spiega gli indirizzi generali di governo, manca delle necessarie firme previste per legge.
Leggerezza? Mero errore di stampa dei documenti? Volontà di tenere celati i nomi?
«Onestamente non lo sappiamo – ha spiegato Miriam Savin – presente in aula insieme a Simona Comola (assenti per impegni di lavoro i consiglieri Nelly Buat Albiana e Gabriele Osio). Capiamo la volontà di non diffondere i nomi ai media prima del Consiglio, ma in questo ruolo noi rappresentiamo i cittadini che ci hanno votato. È una mancanza di rispetto».
Contrariata il segretario comunale Paola Rollandoz, che ha alzato bandiera bianca, «ho dubbi sulla non validità» ma ha rimesso al vice sindaco la decisione.
Dopo la surroga del dimissionario Glarey con il consigliere Fausto Baudin e dopo aver approvato i verbali delle precedenti sedute (con alcune osservazioni della minoranza), la variazione al bilancio (astenute le due consigliere di minoranza) e la delibera di politica ambientale propedeutica al rinnovo della certificazione Emas , il consiglio è stato sospeso per mezz’ora.
Al rientro, il vice sindaco Chanoux ha comunicato «l’intenzione di rinviare i punti non discussi al prossimo consiglio comunale, pur ribadendo che trattandosi di proposte di delibera, esse possono essere modificate fino all’ultimo, nonostante l’accesso agli atti dei consiglieri».
Sul finire di seduta, i toni si sono accesi al question time, quando la consigliera Savin, ha chiesto al vice sindaco di rivelare i nomi della futura giunta; secca la replica di Chanoux: «al prossimo consiglio, lo saprete».
Brusio tra il pubblico, battibecco tra Savin e l’assessore uscente Roberto Pagani e chiusura della seduta, tra il mormorio del pubblico in aula; più voci hanno criticato la mancanza di collaborazione tra maggioranza e minoranza «che nuoce all’intera comunità».
I dettagli su Gazzetta Matin in edicola lunedì 15 ottobre.
Nella foto in alto, il sindaco Alice Chanoux, alla sua destra il segretario comunale Paola Rollandoz e l’assessore uscente Roberto Pagani.
Nella foto qui sotto, la maggioranza consiliare: da sinistra la consigliera Giada De Rosso, l’assessore uscente Roberto Pagani, il neo entrato in consiglio Fausto Baudin, il sindaco Alice Chanoux, gli assessori uscenti Fausta Emerica Baudin e Grato Pietro Savin e il consigliere Celestino Savin.
(cinzia timpano)