Truffa dei vini pregiati: ecco cosa è successo veramente
Le testimonianze dei proprietari della Trattoria di campagna e di altri commercianti truffati
Citando il nostro articolo sulla truffa dei vini scadenti venduti come pregiati, i proprietari della Trattoria di campagna di Sarre sulla loro pagina facebook sottolineano: “non importa da quanti anni siamo in attività – spiega la figlia del proprietario – ne tanto meno la nostra esperienza nel settore, siamo stati fregati, truffati e presi in giro nel peggiore dei modi. La stanchezza della fine della stagione estiva non ci ha aiutati e siamo caduti in una vera e propria trappola! In breve: Telefona a mio papà un certa Signora Scala e si rivolge a lui chiamandolo per nome, fingendo quindi di essere una cliente storica che da anni frequenta il nostro locale. La Signora in questione, presentandosi come cliente, chiede a mio papà di tenerle un tavolo per 5 persone per la serata di venerdì 21 settembre alle ore 20 e aggiunge se può chiedergli un “piccolo” favore. Mio papà, uomo onesto e di cuore, non esita un secondo e chiede di cosa si tratta.
I passaggi della truffa
“Qui viene il bello – sottolinea la figlia del proprietario – la Signora Scala, che alla cena di venerdì 21 non si è mai presentata, doveva portare con sé i suoi genitori ai quali aveva piacere di regalare delle “rarissime” bottiglie di vino francese non vendibili a privati, chiedendo quindi a noi di fare da intermediario acquistandoli come azienda. Mio papà accetta di aiutarla volentieri e la Signora prontamente gli fornisce il nome del vino ed il numero di telefono di un’enoteca di Ivrea (che non esiste) incaricata di far arrivare il vino direttamente a casa nostra (che comodità, pensa mio papà!). Ma Amici, la fregatura dove sta ? Qui si presenta in Trattoria di Campagna il tizio dell’enoteca di Ivrea (che ripeto, non esiste), con 3 scatole di vino di Borgogna (un vinaccio da tavola al costo di 2€ a bottiglia), una fattura falsa senza timbro e chiede €800 (per 9 bottiglie) che a mio papà viene garantito verranno restituiti la sera stessa dalla signora Scala che successivamente chiama più volte mio papà rassicurandolo, chiedendogli se le bottiglie fossero arrivate e se potevamo tenerle in fresco fino al suo arrivo”.
Cosa bisogna evitare di fare per non essere truffati
La figlia del proprietario della Trattoria di campagna sottolinea cosa bisogna fare per evitare di essere truffati: “Morale della favola: 1) è un mondo assurdo e meno favori si fanno meglio è 2) la stanchezza spesso gioca brutti scherzi anche a dei professionisti del settore, quali sono i miei genitori 3) pagate in contanti il meno possibile quanto si tratta di business 4) attenti a chi afferma per telefono di conoscervi da una vita e voi nemmeno ne riconoscete la voce.
Altre testimonianze
Tra i commenti sulla pagina facebook della trattoria di campagna si legge: “purtroppo è successo anche a me a Courmayeur (ristorante Pierre Alexis) stesso modo, stesso giorno” e ancora “Mi è capitata una cosa analoga in altro settore merceologico. Io però non acconsentii all’ anticipo di denaro ed evitai la truffa”.