Morto dopo lite a Charvensod, indagato Remo Quendoz. Disposta l’autopsia sul corpo Rachid Oussalam
La lite finita in tragedia sabato notte a Charvensod ha un indagato. La procura di Aosta ha infatti iscritto nel registro degli indagati Remo Quendoz, 46 anni, di Charvensod, l’uomo che – in base alle indagini dei carabinieri di Aosta – ha avuto una colluttazione con Rachid Oussalam, marocchino di 50 anni residente in paese, morto dopo la violenta lite conclusasi all’esterno della Locanda “Da Mami”.
L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto utile anche a garantire all’uomo la possibilità di partecipare, con un proprio consulente, all’autopsia sul copro di Oussalam. Il pm Francesco Pizzato – che indaga per omicidio preterintenzionale – ha affidato l’incarico al medico legale Mirella Gherardi. Le operazioni prendono il via oggi con gli esami radiologici (affidati al radiologo Davide Machado) e proseguiranno nei prossimi giorni.
Al vaglio dei carabinieri le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona e i cocci di vetro – verosimilmente bottiglie o bicchieri – trovati vicino alla scena della tragedia.
La difesa di Quendoz
«Il signor Quendoz è stato colpito violentemente nella zona dell’occhio con una bottiglia di vetro spaccata. Ha perso molto sangue e poi è stato ricoverato in ospedale. Si è difeso sempre a mani nude, non ha mai usato alcun oggetto. Ovviamente è un muratore, si è difeso con la resistenza di un muratore». E’ quantop spiega l’avvocato Danilo Pastore, del foro di Ivrea, che insieme al collega Fabrizio Voltan del foro di Torino assiste Remo Quendoz,
L’autopsia sul corpo di Rachid Oussalam
All’autopsia, inizialmente prevista per domani, mercoledì, e poi slittata a venerdì, la difesa parteciperà con un proprio consulente, il medico legale Lorenzo Varetto.
(re.newsvda.it)