Scuola, Centoz: la Lega ha rapinato Aosta di quasi 20 milioni
«Hanno rapinato Aosta di quasi 20 milioni». E’ l’accusa mossa dal sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, alla Lega, rea a suo dire di aver «cancellato in poche settimane 13 milioni di euro del bando periferie e 6,5 milioni per l’edilizia scolastica del capoluogo». E tutto questo «nel silenzio imbarazzante di colleghi di maggioranza».
Il Sindaco lancia l’accusa dal suo profilo Fb. Il primo cittadino critica il metodo – «cose fatte di nascosto senza confronto» – con il quale l’amministrazione regionale ha finanziato interventi di edilizia scolastica a Quart e Chatillon con finanziamenti già destinati per la scuola polmone di Tzamberlet, ad Aosta.
Centoz ripercorre l’iter di Tzamberlet, dalla sua genesi fino allo stallo, fino «all’ultima puntata», ovvero quando venerdì 14 settembre la giunta regionale «approva una delibera che – nell’ambito di una rimodulazione delle risorse economiche per il piano regionale di edilizia scolastica – non cancella definitivamente la scuola polmone (come qualcuno vorrebbe far credere) ma destina una quota del finanziamento ad altri» (scuole di Quart e Chatillon). «Sono ovviamente felice per il collega di Quart – dice Centoz – ma mi sfugge come tale operazione possa consentire di spendere più velocemente i 6,5 milioni di euro di finanziamento».
Tempi lunghi
Centoz punta il dito contro i tempi di realizzazione: «il programma Fospi (Quart, ndr) è fermo dal 2011 e anche se fosse stato presentato un progetto esecutivo a oggi come minimo va aggiornato (i prezzi sono cambiati; allora non c’era la normativa antisismica di oggi). Quindi il comune di Quart dovrà l’incarico al progettista , pagarlo, validare e ri-approvarlo. Tempi? Come minimo dai 4 ai 6 mesi. Quart dovrà poi trovare i soldi per il cofinanziamento. Poi va appaltata la gara (tra 6 e 8 mesi). Risultato? Se tutto va bene, non si riuscirà a partire con i lavori prima di un anno». Centoz ricorda che «la scuola polmone era già appaltata e i lavori, una volta aggiudicati, avrebbero potuto iniziare subito».
Centoz contro Andrione
Il Sindaco si scaglia contro Etienne Andrione, consigliere comunale di opposizione in Consiglio, ma anche «Attaché della presidente della Regione Spelgatti», per essersi «complimentato con la giunta regionale per aver affossato il progetto togliendo i soldi. Obiettivo finalmente raggiunto dopo il fallimento del referendum comunale (…) senza tenere conto delle conseguenze (le ditte che hanno partecipato alla gara per la scuola polmone faranno ricorso?»
La replica dell’assessore Sammaritani
«Centoz dice alcune inesattezze – replica l’assessore regionale all’Istruzione, Paolo Sammaritani, che ha la delega all’edilizia scolastica -. La gara di appalto di Tzamberlet va avanti, perché questo progetto è indipendente; c’è una commissione che valuta i progetti e ci sono le coperture economiche date dalla legge 40».
Assessore, perché allora spostare i soldi da Aosta a Chatillon e Quart?
«Intanto la diversa allocazione delle somme è un fatto esclusivamente tecnico. Comunque, il motivo è presto detto: c’era il rischio di perdere i finanziamenti. Abbiamo ricevuto sollecitazioni dal Ministero: voleva sapere cosa intendessimo fare di quei 6,5 milioni in tempi strettissimi. Abbiamo così guardato la graduatoria degli interventi stilata quando l’assessore all’Istruzione era Chantal Certan e abbiamo contattato i comuni interessati; Chatillon era al primo posto e avrà 81 mila euro; a seguire Quart, il cui intervento è decisamente più importante, con il comune che dovrà compartecipare».
Scuola polmone o ristrutturazione del Maria Adelaide?
«E’ importante valutare con attenzione questo intervento. Il nostro intento è quello di usare il buon senso nel rispetto delle regole».
Impegno Civico: scuola di Tzamberlet, progetto da fermare
Impegno Civico esprime «un cauto apprezzamento per la decisione, non unanime, della Giunta di destinare gli oltre 6 milioni di euro, che lo Stato aveva stanziato per la realizzazione del nuovo polo scolastico, ad altri interventi – più utili e urgenti – per la scuola primaria del Villair di Quart e la secondaria di primo grado di Chȃtillon.»
Al contempo, i consiglieri regionali di Impegno Civico esprimono «viva preoccupazione per le decisioni del Governo regionale in merito al futuro di Tzamberlet che rivelano ambiguità» e auspicano «che il Governo regionale, la cui maggioranza è composta anche da forze che avevano fatto parte del Comitato “Sì le scuole al centro” (Lega-Salvini e ALPE), esprima finalmente con chiarezza la sua posizione e si impegni a fermare in modo definitivo il progetto tanto inutile quanto costoso».
Impegno Civico si augura inoltre che l’edificio di via Torino venga al più presto sottoposto a ristrutturazione affinché la drammatica situazione dell’edilizia scolastica cittadina trovi una parziale soluzione.
(l.m.)