Il Tot Dret fa centro: partiti da Gressoney in 320
Il Tot Dret ha fatto centro: partiti in 320. La seconda edizione dell’ultra trail fratello del Tor des Géants è partita martedì 11 settembre alle 21 dalla piazza di Gressoney-Saint-Jean. L’arrivo è fissato a Courmayeur: 134 chilometri di sali e scendi e 12.000 metri di dislivello positivo.
L’emozione della partenza
Ad accompagnare i giganti al via, non sono mancati il calore del pubblico di Obre Platz, la musica e i balli del gruppo folcloristico di Gressoney in costume tradizionale e una splendida notte stellata che terrà banco per tutta la prima parte del percorso. L’immancabile entusiasmo dei “Maratonabili“, accompagnati dai loro palloncini bianchi, ha aperto la lunga carovana del Tot Dret, precedendo di qualche minuto il via ufficiale alla competizione.
«Quando sarete in difficoltà pensate che al mondo c’è chi darebbe la vita per poter correre al vostro posto», ha ricordato lo speaker Silvano Gadin, prima di dare inizio al conto alla rovescia e salutare i piccoli giganti, trepidanti dietro alla linea di partenza.
Ora, smaltita l’emozione iniziale, il lungo serpentone dovrà fare i conti con la prima salita al col Pinter, seguita dalla discesa verso Champoluc. Da qui gli atleti proseguiranno alla volta della base vita di Valtournenche, seguita da quella di Ollomont, per poi chiudere in bellezza lungo il tappeto rosso che conduce dritto dritto al traguardo di Courmayeur, con la promessa di non sforare le 48 ore a disposizione per portare a termine l’impresa.
Gli atleti valdostani
Sono 90 i valdostani che hanno accettato la sfida con il Tot Dret.
«È davvero un’emozione fortissima essere qui oggi – commenta a caldo il giovane gressonaro Yuri Laurent, pochi minuti prima della partenza -. Hai tutti i tuoi amici qui vicino e partire da casa ha sicuramente il suo fascino, anche se la mia speranza per il prossimo anno è di partire direttamente da Courmayeur!». Vicino a lui l’amico maestro di sci, nonché compaesano Diego Stevenin. Anche per lui è la prima volta al Tot Dret. «Ho fatto diverse gare durante l’estate, ho cercato di prepararmi al meglio e questa sarà l’ultima competizione della stagione; periamo di arrivare al traguardo in buona forma!», chiosa ridendo.
La parola ai protagonisti
Tra le donne, la favorita è sicuramente Gloriana Pellissier, felice di ritrovarsi al via per la prima volta in una competizione così lunga. «Solitamente sono abituata a percorsi più brevi – ammette l’alpina di Arvier -, ma ho cercato di preparami al meglio provando tutto il percorso a tappe. Spero di godermi questa bella avventura, di stare bene e di gestire al meglio la gara».
Al via per la seconda volta consecutiva anche Francis Desandré, il cinquantenne di Quart protagonista insieme alla sua gamba bionica del team “Gambe in spalla”, che raggruppa cinque atleti accomunati dall’aver subito un’amputazione e dall’amore per la montagna. Accanto a lui correranno alla volta di Courmayer, in una sorta di lunga staffetta a tappe, anche la francese Fabienne Sava Pelosse, il sardo Lino Cianciotto, il lombardo Massimo Cavenago e il veneto Moreno Pesce.
(martina praz)