Lutto nel giornalismo: è morto Valter Barbero. Ringo per gli amici
Lutto nel mondo del giornalismo e dello sport. E’ morto Valter Barbero, 68 anni, fondatore e direttore del settimanale “La Vallée Notizie” e dirigente di società calcistiche piemontesi e valdostane per 37 anni. Ha lottato per molti mesi contro un cancro, che non gli ha dato neanche la possibilità di tentare un intervento chirurgico. Lascia la moglie Viviane, i figli Stéphanie e Alain e i nipoti Arnaud e Gilles.
I funerali saranno celebrati martedì 7 agosto alle 10,30 a Fontainemore, mentre il rosario sarà recitato lunedì 6 alle 20,30 nella chiesa di Pont-Saint-Martin, comune di residenza di Barbero.
Barbero giornalista
Valter Barbero (ma lui si firmava Walter. con la W) era originario di Montalto Dora. L’adolescenza, però, la trascorse ad Albiano d’Ivrea, dove la sua famiglia si era trasferita per lavoro (il padre era mugnaio). Era diviso tra due sogni: quello sportivo, con il calcio nell’anima, e quello del giornalismo. Con il calcio giocato dovette smettere presto a causa di un incidente d’auto che gli impedì di fare l’atleta, ma non di diventare uno dei principali dirigenti sportivi valdostani. Fu per tanti anni direttore sportivo delle squadre di Saint-Vincent e Chatillon, portandole fino alle serie D. Quelladel giornalismo, da passione si trasformò in professione. Dopo le collaborazioni a “La Gazzetta del Popolo” e “Stampa Sera”, nel 1976 andò a lavorare a Radio Ivrea e Canavese come responsabile dei servizi sportivi. Giurò, però, amore eterno alla carta stampata, tanto è vero che collaborò con “La Stampa”, dopo aver pubblicato “Canavese Sport” e fondato e diretto il settimanale “Il Canavese”, tuttora nelle edicole.
Dopo tanta gavetta, l’incontro decisivo per la carriera di Barbero, quello con Giovanni Battista Giachetti e Giovanni Numico, due “editori puri” di Casale Monferrato, titolari della Diffusione Grafiche SpA. Nel 1986 il fiuto per la notizia e non solo lo portò a fondatore in Valle d’Aosta il settimanale “La Vallée Notizie”, il settimanale del sabato più longevo, che Barbero ha diretto fino al 2011, quando i turbolenti rapporti con l’editore Paolo Maccari, che nel 2004 aveva rilevato la testata da Diffusione Grafiche, gli consigliarono il ritiro anticipato dal giornalismo di prima linea.
Barbero dal 2013 è stato membro del Co.Re.Com della Valle d’Aosta. La sua ultima fatica come scrittore è il libro autobiografico “Quel ragazzo di Albiano”. Più di 260 pagine di aneddoti, ricordi, personaggi, scorribande e sogni di un’età bella, quella della gioventù. Libro che l’autore ha presentato, tra una terapia e l’altra, lo scorso aprile in una sala del comune di Albiano gremita in ordine di posto.
Ringo
Valter Barbero (o Walter) in Valle d’Aosta era molto conosciuto. Ritiratosi a vita privata, è stato consigliere comunale a Pont-Saint-Martin e tra i principali artefici della rinascita del Centro anziani. Ma lo stesso nome pronunciato ad Albiano poco diceva. Infatti, per tutti gli albianesi era Ringo, soprannome affibiatogli da un compaesano per la sua camminata dinoccolata simile a quella di un cow-boy (l’aneddoto nel libro è raccontato).
E proprio con la firma “Ringo” Barbero ha voluto salutare la vita terrena: “Abbandono questa vita terrena, piena di gioie e soddisfazioni. E’ stato divertente, nonostante l’epilogo. Ciao a tutti da Ringo”, ha scritto.
(luca mercanti)
in foto: gli amici di Albiano di Ivrea consegnano a Valter Barbero una maglia da portiere con il nome “Ringo”.