Valtournenche: turista vince causa e il Comune dovrà rimuovere i molok
Il Consiglio di Stato dà ragione a una turista che aveva detto no ai rifiuti sotto casa sua
Voleva che il Comune di Valtournenche rimuovesse i quattro molok per la raccolta differenziata dalle vicinanze della sua seconda casa, un immobile di pregio nella centrale località Cretaz, vicino al Centro congressi. Ora Rosanna Casiraghi, villeggiante lombarda, ha vinto la sua battaglia.
La sentenza
Il Consiglio di Stato le ha dato ragione. I giudici hanno ribadito che alla documentazione comunale manca «una relazione a firma di un tecnico abilitato che attesti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche o edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali e paesaggistiche». L’installazione dei bidoni seminterrati, in un’area pubblica «prospiciente» all’abitazione della ricorrente, è costata 16.848 euro.
La vicenda
Nel novembre 2016 il Tar della Valle d’Aosta aveva annullato la delibera con cui il comune di Valtournenche aveva approvato anche la disposizione dei quattro bidoni a poca distanza dalla sua casa in località Cretaz.
Secondo il Tar «non appare decisivo il rilievo della difesa comunale che sottolinea come il progetto sia frutto dell’opera di un libero professionista, ossia di un dipendente della società Quendoz, e non già dell’Ufficio tecnico comunale, per cui sarebbe escluso il rischio di un sovrapposizione tra soggetto autorizzato e soggetto autorizzante».
Per i giudici amministrativi, poi, «oltre alla mancanza dell’attestazione di conformità a livello urbanistico ed edilizio, non risulta adottato neanche l’atto di validazione del progetto esecutivo» che «deve accompagnare la delibera comunale di approvazione del progetto». Poi nell’aprile 2017 la sospensione dell’esecutività della sentenza da parte dei giudici di secondo grado, dopo il ricorso dell’amministrazione. Adesso lo stesso Consiglio di Stato (provvedimento 4736/2018) ha confermato la sentenza di primo grado, bocciando le richieste del Comune.