Migranti rifiutati: Altra Valle d’Aosta, la Lega gioca sulle persone
Il movimento politico commenta il no ad ospitare richiedenti asilo probabilmente siriani
Altra Valle d’Aosta sui migranti rifiutati: la Lega gioca sulle pelle dell persone. E’ la presa di posizione contro la decisione della presidente della Regione Valle d’Aosta Nicoletta Spelgatti di rifiutare l’accoglienza a 25 richiedenti asilo siriani.
La presa di posizione
«Siamo scioccati, contrariati, ma certo non sorpresi per questa ‘maschia decisione’ della Presidente Spelgatti», scrive il portavoce, Carola Carpinello. Commenta così la motivazione addotta (”le strutture presenti in Valle d’Aosta non sono idonee a organizzare una adeguata accoglienza”):
«Potremmo pensare, stando al significato letterale delle parole, a una sconcertante ammissione di impotenza da parte di questa piccola Regione autonoma, che si direbbe, a leggere la dichiarazione, caduta così in disgrazia da non riuscire nemmeno a trovare un ricovero per pochi bisognosi. E da dover cercare, trovandola, la comprensione dello Stato, nella persona del misericordioso Ministro dell’Interno, disposto a capirci e a perdonarci per non aver potuto fare di più per aiutare il prossimo. Sappiamo, tuttavia, che non è così, che si tratta solo di una grottesca dissimulazione, di un goffo ed offensivo gioco di parole».
Sostiene Carpinello: «L’accoglienza di queste persone non sarà mai adeguata, per la nostra Presidente e il nostro Ministro, nemmeno se avessimo a disposizione, come piace dire a loro, hôtel a cinque stelle; l’accoglienza, semplicemente, non la vogliono, e allora cercano sponde per evitarla, e ci riescono. E ricevono pure applausi. A questo siamo costretti ad assistere, ad uno spietato gioco sulla pelle delle persone».
La conclusione è che «va in scena anche in Valle lo stesso indecoroso spettacolo a cui si assiste da mesi a livello nazionale, da quando si è insediato il governo del ‘cambiamento’. Laddove non si riesce ad incidere sulle questioni cruciali e sui problemi reali per incapacità, incompetenza e pressappochismo, si trova un facile specchietto per le allodole per mantenere alto il consenso, senza assumere iniziative che diano concretezza ai programmi elettorali sbandierati in campagna elettorale. Poco importa se a farne le spese sono poche famiglie in situazione di bisogno, le stesse famiglie poste sempre al centro della retorica leghista».
L’invito
L’Altra VdA invita i partner politiche della Lega a una riflessione: «Ci pensino, gli alleati di governo che blaterano il rassicurante e autoassolvente mantra ‘la Lega Vda è diversa’, la responsabilità è condivisa; riflettano gli ‘indipendenti’ che vogliono salvare la Valle dalla deriva rollandiniana, contribuiscono a gettarla nell’abisso della disumanità. Arriverà il giorno in cui anche i vari Salvini e Spelgatti, re e regine di questi tristi giorni, saranno nudi».