Zona F8 Aosta: i chiarimenti di Adava e i timori di Confcommercio su eventuale progetto alberghiero
Il sindaco Centoz smorza le polemiche: "Solo pour parler, nessun progetto"
Prese di posizione decise da parte dell’Adava e della Confcommercio Vda sulle voci insistenti che riguardano la riqualificazione della zona F8, alla porta sud di Aosta (nei pressi dell’ipermercato Gros Cidac e della cabinovia Aosta-Pila) e dell’ipotesi di realizzare un centro commerciale e un albergo, come ventilato in Consiglio comunale da alcuni consiglieri di minoranza, prontamente però stoppati dal sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, sottolineando che «esistono solo pour-parler e ipotesi ma nessun progetto concreto».
L’Adava chiarisce la sua posizione
Il Presidente dell’Associazione degli Albergatori ed Imprese Turistiche della Valle d’Aosta (ADAVA), Filippo Gérard spiega a chiare lettere che: «avendo avuto notizia della polemica nata all’interno del Consiglio comunale di Aosta che coinvolge marginalmente anche la nostra associazione, pur comprendendo il ruolo dei rappresentanti della minoranza all’ interno dello stesso Consiglio, ritengo scorretto diffondere notizie e illazioni infondate che si traducono in attacchi del tutto strumentali. E’ bene innanzitutto specificare che dalle informazioni in nostro possesso, ad oggi, non esiste alcun progetto concreto di realizzazione di un centro commerciale o di una struttura alberghiera nel piazzale antistante la cabinovia Aosta-Pila, ma solo una generica manifestazione di interesse non da parte del gruppo AccorHotels, bensì della società francese SEDT. E’ , inoltre, bene specificare – continua Gérard – che questa società non ha mai manifestato alcun interesse nel realizzare un centro commerciale, progetto al quale saremmo contrari anche noi in quanto riteniamo sia più corretto valorizzare le attività commerciali e ristorative del centro cittadino. Inoltre è facilmente verificabile che, essendo la proprietà di quell’ area di Vallée d’Aoste Structure, anche nell’ ipotesi in cui qualcuno voglia realizzare e gestire una struttura ricettiva o commerciale e Vallée d’Aoste Structure stessa fosse d’accordo, l’individuazione di questo soggetto dovrebbe essere fatta nell’ ambito di una procedura ad evidenza pubblica aperta a chiunque abbia i requisiti per partecipare. Stiamo comunque parlando di ipotesi al momento del tutto fantasiose. La nostra associazione – mette in evidenza Gérard – si è semplicemente limitata a fornire una serie di informazioni, contatti e indicazioni affinché tale società potesse valutare la fattibilità di un investimento di tipo alberghiero ad Aosta. Questo ‘modus operandi’ rientra proprio e pienamente nella mission della nostra associazione che da sempre garantisce in maniera trasparente, indistinta, professionale e imparziale assistenza a chiunque si rivolga a noi con la volontà di investire nel settore turistico ricettivo»
I timori di Confcommercio
Confcommercio VdA si associa, dal canto suo, ai timori di commercianti e albergatori aostani per il ‘maxiprogetto’ alla Porta Sud . Il Presidente di Confcommercio VdA, Graziano Dominidiato, dopo aver appreso da diversi associati e dagli organi d’informazione che il Comune di Aosta guarderebbe con favore il progetto di realizzazione di un hotel di lusso nel parcheggio adiacente alla cabinovia per Pila, sottolinea senza mezze misure: «non vogliamo certo in alcun modo limitare l’autonomia delle iniziative private, ma in merito al progetto, dal quale sin d’ora prendiamo fortemente le distanze a tutela dei commercianti e degli albergatori di Aosta, di un hotel di lusso con annesso centro commerciale nel parcheggio adiacente alla cabinovia per Pila, ci avrebbe fatto piacere essere interpellati quale associazione di categoria. Titolari di strutture ricettive e commercianti aostani sono preoccupati per queste notizie diffuse ‘a babbo morto’ – spiega Dominidiato – ovvero quando ormai su questo progetto vi è già stato un incontro in Comune tra i rappresentanti della società francese, i vertici di Adava e dell’Amministrazione municipale. Confcommercio VdA rappresenta e tutela centinaia di iscritti ad Aosta e pertanto avrebbe dovuto essere portata a conoscenza di questa iniziativa e dell’inerente confronto. Auspico che prossimi eventuali confronti istituzionali in merito a questo ambizioso progetto alla Porta Sud del capoluogo ci vedano protagonisti. Se anche così non fosse, Confcommercio VdA farà sentire comunque la propria forte voce su qualunque tema coinvolga il mondo dei pubblici esercizi aostani e valdostani”. La stessa Adava, proprio oggi – continua Dominidiato – ha precisato di non ‘sostenere’ apertamente il progetto d’Oltralpe ma, com’è suo mandato, di averlo semplicemente portato a conoscenza dell’Amministrazione comunale di Aosta in un’ottica di trasparenza. Prendiamo atto “della parziale retromarcia di Adava” e del “tentativo di fare chiarezza”, ma rileviamo che tale situazione crea ancora più confusione».
Il presidente Dominidiato chiede che «vengano prese posizioni ufficiali da parte sia dell’Amministrazione comunale che di quella regionale , in quanto sono in ballo molti interessi economici che possono pregiudicare il futuro di molte aziende. Sul pericolo di ulteriori espansioni e ‘occupamento’ di spazi da parte della grande distribuzione che minaccia il mondo del commercio al minuto, la legge del Trentino, che vieta l’autorizzazione di nuovi insediamenti di supermercati su aree superiori a un certa estensione, è un buon modello a cui ispirarsi in vista di una legge regionale valdostana».
(f.c.)